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"E' un Torino a doppia faccia, atteggiamento da migliorare. Zaza non pronto"
30-11-2018 11:12 - News
Il nostro Gianfranco Teotino è intervenuto nel "Microfono Aperto" per rispondere alle domande degli ascoltatori. Di seguito i temi trattati:
MILAN - "Ottima reazione al blackout, la squadra ieri ne è uscita bene nonostante gli infortuni. Higuain? In queste condizioni non è l'uomo in più. Gattuso parlava di un mal di schiena, ma è troppo nervoso. Forse è deluso di essere al Milan, ma da un fuoriclasse come lui ci si aspetta qualcosa di più. Jose Mauri? E' giovane, può migliorare ed è giusto rinnovargli il contratto ma Bakayoko è fondamentale. Bertolacci sonoramente fischiato, ma è un po' ingeneroso verso questi giocatori che non giocano mai. Forse hanno sottovalutato un po' il Dudelange ma è bastato un paio di schiaffoni per rimettere tutto a posto".
TORINO - "Può competere ad un posto di Europa League. Deve però migliorare l'atteggiamento nell'arco della stessa partita: vediamo 2 Torino, uno con poca personalità e uno Torino aggressivo, che si scatena come nel secondo tempo di Cagliari. Zaza non ha ancora la condizione atletica necessaria per giocare 90 minuti ad alto livello. Non mi è parso pronto al punto giusto".
ITALIANE IN CHAMPIONS - "La Juve è candidata alla vittoria, le altre sono ancora indietro, poi tutto può succedere".
FLORENTINO PEREZ - "Ha un potere non solo calcistico ma anche politico. Magari certe cose sono coperte da un suo intervento. Il caso del doping è particolarmente irritante e la cosa fastidiosa è che non è stato detto subito. Sugli illeciti dei giocatori del Real non ho mai pensato. I valori tecnici sono nettamente superiori a quelli atletici".
CORI - "Graduatoria dei cori su cosa si può dire o non dire? Territorio delicato ma ci sono dei paletti che dobbiamo piantare e non possono essere superati: 1) cori razzisti o sessisti e 2) cori esclusivamente personali, che sono molto sgradevoli. Lo stadio non è una chiesa né un teatro, quindi ci può scappare la parolaccia o lo sfotto".
INFLUENZA GRANDI CLUB - "Le grandi squadre hanno da sempre una sfera di influenza che esce anche dall'ambito sportivo, che forse condizionano le scelte politico-calcistiche, un po' come era il Milan di Berlusconi. Non è bello che sia così, ma è la vita".
GIRONE INTER - "Differenza tra Inter e Tottenham? C'è una situazione di parità, sul piano del gioco si è fatto preferire leggermente il Tottenham anche se non ha vinto con il PSV. Barcellona? Non considero uno scandalo se farà riposare Messi. I giocatori possono evitare le partite che contano meno, ma anche senza Messi il Barca è in grado di non perdere con il Tottenham. Vincere al Camp Nou è difficile se non impossibile ed il Barca ha sempre fatto un po' di turn over. L'Inter deve avere fiducia".