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"E' un dato di fatto che la Juve spesso finisca in prima pagina per episodi discutibili"
20-12-2018 18:08 - News
Ciro Venerato è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in "Microfono Aperto".
SU POGBA: "Non è stato un grande gesto il suo, però l'arrivo di un nuovo allenatore fa sì che possa rivedere il suo destino. Si parla di Conte, padre putativo di Pogba, o Zidane, che renderebbero impervia la strada di un ritorno alla Juventus".
SU PAVARD: "Lui al Napoli? Inesistente, non ha capo né coda. Il Napoli lo ha trattato la scorsa estate prima di prendere Malcuit. Ora chiede 4 milioni di stipendio".
SU MONTOLIVO: "È in scadenza, sicuramente c'è stata qualche frizione tra giocatore e società e questa è stata riferita a Gattuso, che ha preso atto. Forse anche Montolivo, essendo in scadenza, sente poco la maglia e non a caso il Milan sta cercando un centrocampista per gennaio, soprattutto Fabregas o Sensi".
SU GATTUSO: "Con questa rosa, oltretutto decimata, più del quarto posto non può fare. La partita con l'Olympiakos è stata una delusione, non è stata preparata al meglio dallo stesso tecnico, ma i numeri sono dalla sua parte. Con un po' di fortuna in più e con qualche infortunio in meno, il Milan di Gattuso poteva avere ben più di tre punti in più del Milan di Montella. Va assolutamente sostenuto e confermato fino a giugno, poi dipenderà da chi avrà le possibilità di prendere il Milan".
SU QUAGLIARELLA: "Sta per rinnovare, aveva avuto un'offerta del Milan e la Samp ha accelerato. Firmerà un biennale, che significa Samp a vita o quasi".
SU GIAMPAOLO: "E' un altro demiurgo della panchina, che il calcio italiano ha spesso spedito in periferia non avendo il coraggio di affidargli la panchina di una big per le sue idee offensive e perché uomo dalla schiena dritta".
SU ANDRE' SILVA: "Ricordo che fino a luglio c'erano critiche per Mirabelli che lo aveva portato al Milan. Era un buon giocatore che aveva bisogno di un po' di tempo, anche se magari al Milan si era un po' bruciato e non avrebbe reso come sta facendo a Siviglia".
SULL'APPEAL DEL CALCIO ITALIANO: "Non ha un grande appeal mediatico per la pochezza della sua qualità tecnica. Se poi si aggiunge il fatto che da 7-8 anni vince sempre la stessa squadra, questo rende ancora meno appetibile il prodotto. La nostra mentalità è quella di esaltare chi vince pur giocando male. Io, invece, ho una cultura 'sacchiana' per cui si deve vincere col bel gioco. Sacchi mi disse una volta una cosa: l'idea di gioco del mio Milan l'hanno copiata tutti, tranne che in Italia... La Juve è una grandissima squadra e una grandissima società, ma forse lo scorso anno il Napoli meritava lo scudetto, perché ha portato una ventata di novità a livello di gioco
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SUI CASI ARBITRALI: "E' un dato di fatto che la Juve spesso finisca in prima pagina per episodi quantomeno discutibili: dell'arbitraggio di Orsato in Inter-Juve se ne parla ancora. E sul fatto che gli errori si compensano io ho qualche dubbio".