Riecco la nazionale a Coverciano: ospiti i piccoli pazienti del “Bambino Gesù”

Il primo giorno di raduno della Nazionale a Coverciano si preannuncia denso di emozioni e di ricordi, che riempiranno i campi e le aule del Centro Tecnico Federale.

Oggi infatti la Nazionale ospiterà un gruppo di pazienti non ospedalizzati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che avranno così modo di passare una giornata in compagnia degli Azzurri. Gli ospiti avranno modo di visitare il Museo del Calcio e di seguire la seduta di allenamento del pomeriggio. Con loro, ci sarà anche un bambino di 9 anni affetto da una patologia rara, indicato dall’Associazione Make-A-Wish Italia, che realizza i desideri di bambini e ragazzi affetti da gravi patologie. Presenti infine i beneficiari dell’asta di raccolta fondi promossa da UNITED ONLUS – FOR THE HEART, a favore della ‘Fondazione IEO-CCM per la Ricerca del Centro Cardiologico Monzino’ sulle morti improvvise dei giovani atleti.

Oggi, al termine della conferenza stampa del Ct, saranno inoltre consegnati due riconoscimenti. Il primo, il Premio Internazionale ‘Un Cuore da Leone’ – istituito da Stelle nello Sport con la collaborazione di Unione Stampa Sportiva Italiana, Association Internationale de la Presse Sportive, Coni e Cip, per ricordare la figura di Gian Luigi Corti, storico giornalista sportivo e dirigente della Federvolley – verrà dato al capodelegazione della Nazionale italiana, Gianluca Vialli. Nell’occasione interverranno anche il presidente di Stelle nello Sport, direttore dell’Annuario Ussi e figlio di Gian Luigi, Michele Corti, e il presidente Ussi, Gianfranco Coppola.

Il secondo premio, ‘Costruiamo gentilezza’ – nato dalla collaborazione tra l’Ussi Toscana e l’Associazione ‘Cor et Amor’ guidata da Luca Nardi, e in particolare nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza – verrà invece consegnato al portiere dell’Empoli, Guglielmo Vicario, alla prima convocazione in azzurro. L’estremo difensore del club toscano si è infatti contraddistinto per un gesto di grande umanità, come l’accoglienza di una famiglia fuggita dalla guerra e dalle sue atrocità.

Fonte: figc.it

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