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Lippi: "Ho chiuso definitivamente con il lavoro di allenatore, ma per altri ruoli..."
22-10-2020 11:07 - News
Così Marcello Lippi, ct campione del mondo nel 2006 con la Nazionale e ex allenatore anche di Juventus e Inter, ai nostri microfoni:
SULL'INTER - "Date le assenze, il pareggio ci può stare. Conte ha dovuto inventarsi il reparto difensivo. Nelle partite ci sono momenti di difficoltà, soprattutto in Champions è più facile pagarli. La rosa nerazzurra è molto attrezzata per sfruttare le cinque sostituzioni".
SULLE ITALIANE IN CHAMPIONS - "Il primo turno mi sembra felice, si sono comportate tutte bene e senza lamentarsi. Mi è piaciuta la serietà e la dignità con cui hanno affrontato i momenti di difficoltà".
SULLA JUVENTUS - "Della partita con la Dinamo Kiev mi ha colpito il timore riverenziale degli ucraini, sono primi nel loro campionato ma hanno giocato con paura contro la Juventus, non avvicinandosi mai alla porta. La Juventus suscita ancora timore a livello internazionale e questo è un fatto molto positivo. La squadra bianconera ha giocato un discreto calcio, a tratti secondo quello che vuole raggiungere Pirlo, nonostante l'assenza dei migliori giocatori. Dybala? Se sta bene fisicamente è imprescindibile. Ci vogliono tre o quattro giocatori di alto livello per giocare la Champions League".
SULL'ATALANTA - "Deve essere contenta di aver perso 4-1 a Napoli, come accaduto l'anno scorso. Si vede che è un risultato che la stuzzica e infatti si è ripresa subito. Spesso li dà quattro gol agli avversari, a volte capita di prenderli"
SU IMMOBILE - "Ho sentito alcune interviste, ha raggiunto maturità e saggezza, è cresciuto molto. Sbagliare un gol in Nazionale suscita sempre tante critiche, ma Ciro è una garanzia. Potrà non avere le caratteristiche che cerca Mancini in Nazionale, ma credo che Immobile sia una garanzia del calcio italiano, non solo perché è la Scarpa d'oro ma perché è un giocatore di grande qualità".
SU CAPUTO - "È, insieme agli altri nazionali neroverdi, la dimostrazione dell'ottimo lavoro che stanno facendo il Sassuolo e De Zerbi. È un piacere veder giocare questa squadra".
SUL SUO FUTURO - "La mia chiusura al lavoro di allenatore è definitiva. Giusto così, basta con la panchina. Altri ruoli? Vediamo, inutile parlare di aria fritta, fino a primavera niente".