Il presidente della Federazione Italiana Rugby Alfredo Gavazzi è intervenuto a Radio Sportiva per fare un bilancio del 2020 della palla ovale.
“Questo è stato un anno terribile in cui abbiamo dovuto fermare tutti i campionati a marzo, un anno terribile per i bambini che frequentano i nostri impianti, un anno terribile perchè il Sei Nazioni è stato interrotto e poi concluso a ottobre, ma d’altro canto la situazione la conosciamo. La vita di tutti è stata scombussolata da una situazione inedita ma adesso siamo ripartiti: purtroppo l’unico campionato che si sta svolgendo è il Top 10 e anche quello sta balbettando perchè ogni tanto capita che una squadra non possa giocare a causa del Covid. La nazionale? Penso che il cambio generazionale sia importante: vediamo giocare tanti ragazzi under 25, ormai è una nazionale nuova che fino al 60′ mantiene situazioni di parità e poi magari negli ultimi venti minuti capitola perchè come panchina non siamo ancora a livello delle prime scelte. Penso che questa comunque sia la strada giusta. Ho sciolto le mie riserve qualche giorno fa, è il senso di responsabilità che mi ha indotto a ricandidarmi per la presidenza: un senso di responsabilità che parte dal principio di costituire un gruppo di persone che continuerà nel tempo, e che possa fare esperienza per essere la governance del prossimo futuro. In questo periodo di fermo sono stati fatti passi importanti anche dal punto di vista delle riforme dei campionati e delle coppe europee, un lavoro che nel 2021 darà risorse al nostro sport per fare ulteriori investimenti per la crescita del rugby italiano”.
