F1, Trulli: “Hamilton e Schumacher? Ecco cosa li accomuna”

Jarno Trulli, ex pilota di Formula 1, ha parlato a Radio Sportiva.

SU HAMILTON – “I suoi mondiali più difficili sono stati i primi, perché doveva lottare con piloti che avevano una macchina competitiva. Credo che la botta del mondiale perso contro Rosberg lo abbia fatto crescere e maturare, facendogli capire i suoi e dove migliorare. Oggi è più completo e ha una macchina stratosferica, in queste condizioni non ha rivali. Futuro? Se mai ci fosse la scellerata ipotesi di lasciare la Mercedes sarebbe pura follia. Se ha la volontà di continuare a macinare deve restare, e penso che alla fine sarà così, è solo questione di trovare una quadra sul piano economico. Siamo in un periodo, con il covid, nel quale le richieste devono essere ridimensionate”.

SUL CONFRONTO HAMILTON-SCHUMACHER – “Sono accomunati dal grande dominio delle loro scuderie. A quei tempi la Ferrari vinceva 15 gare su 17/18, oggi la Mercedes fa altrettanto o di più. Per essere campioni bisogna avere una grande macchina, poi si diventa campioni. Il titolo 2020 è meritato per Hamilton e conferma che nei momenti decisivi non sbaglia”.

SU VERSTAPPEN – “Ottimo pilota, non lo deve più dimostrare perché è un dato di fatto, e guida un’ottima macchina. La Red Bull non è la Mercedes, ma a livello telaistico e aerodinamico è una gran bella macchina. La gara in Turchia? Era troppo nervoso e irruento, ha voluto per forza ribaltare la gara e ha commesso qualche errore di troppo. I piloti però sono umani, le valutazioni a 300 all’ora a volte si possono sbagliare”.

SU LECLERC – “In Turchia ha fatto un’ottima gara, con una bella rimonta. L’errore nel finale è stato semplice, di valutazione, in un momento cruciale. Bravo a riconoscerlo e a rifletterci. Però resta la grande gara, come quelle di Perez e Vettel”.

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