Gianni De Pace, caporedattore Tuttosport, ha parlato a Radio Sportiva del nuovo corso del Torino: “Rimanendo nei termini civili della protesta, credo sia giusto e normale che i tifosi del Torino siano scollegati da questa proprietà. Giampaolo ha ben chiara la situazione e quello che sarebbe necessario. L’impegno di Cairo nel costruire una squadra all’altezza è fermo a Ricardo Rodriguez, l’ennesimo terzino degli ultimi anni, quando a Giampaolo servirebbe subito almeno un centrocampista di regia. Soprattutto mancano tutta una serie di giocatori che Giampaolo vorrebbe, l’inizio non è promettente.
Poi, sul discorso della mancata patrimonializzazione, quello che dice Cairo fa solo arrabbiare i tifosi granata. Dice che avrebbe preso il Filadelfia se glielo avessero dato, ma devi fare un’offerta e non dimostri questa volontà se metti un milione a fronte dei tre messi dal Comune per la ristrutturazione. Il “Robaldo” è una comica da quattro anni, dell’Olimpico non parliamone neanche. Sul fatto che Comi dica che il Toro non sia mai stato così strutturato spero sia stato un colpo di sole, lui ha visto come era la società nel passato, oggi il settore giovanile è gestito come forse nemmeno in Lega Pro. Se Cairo avesse cominciato a spendere i 30 milioni di riserve accumulati avrebbe fatto un’altra figura.
Credo che i tifosi daranno tempo a Giampaolo, il problema è che non sono più disposti a concedere un credito illimitato alla società, che poi in realtà è un solo uomo al comando ed è poco strutturata. I tifosi granata sono stufi delle parole. Cambio di proprietà? Credo che una società per essere venduta vada messa in vendita e ancora non basta, vedi esempio Genoa. Visto che i tifosi del Torino sono stati spesso illusi e delusi, credo non ci sia spazio per ipotesi. Se le cifre che vuole Cairo sono quelle sentiamo in giro, sembra tra i 250 e i 300 milioni, allora bisognerà rivedere tutti i valori delle società”.
