Così Enzo Bucchioni nel ‘Microfono Aperto’:
Rigore? Sono per un arbitro che si faccia aiutare di più dalla tecnologia. Oggi ci sono troppi paletti, come il ‘chiaro ed evidente errore’, che andrebbe tolto. Oggi con il VAR si può avere una valutazione più scientifica che ieri non c’èra, è una barriera che va abbattuta.
Rigore Terracciano su Dzeko? Il rigore non c’è. Il varista che non chiama il collega per andare a rivedere le immagini sono cose che non devono più succedere in un campo di calcio.
Zenga? Non capisco come mai non sia scattato il feeling tra lui e il Cagliari, ma Zenga spesso non è entrato in sintonia con le società.
Di Francesco? Ha i riflettori addosso del Cagliari e della Fiorentina, ma bisogna vedere quali sono le sue ambizioni.
Rangnick? Cambio di programma dovuto alla paura di sbagliare, segno di debolezza della società. Probabilmente il Milan ha pensato di non reggere questo urto mediatico e il gruppo stesso si è come ribellato a questo cambiamento.
Napoli? Osimhen ragazzo molto interessante, grandissimo colpo. Bogà? Difficile che il Sassuolo possa privarsene. Koulibaly? Ha molto mercato, potrebbe essere tra i sacrificati ma vorrebbe rimanere a Napoli.
Centrocampo Juve? Se ripensiamo a quello del recente passato, quello di oggi è un problema evidente. Ramsey e Rabiot sono giocatori che hanno parzialmente fallito.
Genoa? La valutazione delle squadre post coronavirus si fa male, ma la mia sensazione è che Preziosi non voglia vendere. I tifosi del Genoa pretendono delle certezze e qui si fa fatica a trovarle.
Cairo? Non credo che venderà perché non è il momento giusto dal punto di vista commerciale e penso che voglia ancora rimanere nel calcio. E’ un uomo d’affari che ha sempre comprato e venduto a certe condizioni.
Watford? Pozzo cercherà immediatamente le risorse per tornare in Premier.
