Biasin: “Balotelli ha reso al 20% del suo potenziale, Cassano invece ha fatto tanto”

Così Fabrizio Biasin nel ‘Microfono Aperto’:
Bundesliga? La vittoria di ieri del Bayern ha un po’ ucciso il Campionato. Piatek? Aveva bisogno di cambiare aria e il Milan doveva ragionare su alternative ad Ibra, che è un grande giocatore ma di 38 anni.
Milan? Diventerà appetibile quando partirà il progetto stadio, altrimenti nessuno si avvicinerà. E’ per questo che si sta cercando di accelerare.

Ripresa Campionato? Si può giocare una partita alle 16.30, non 4. Cercheranno di spostare gli orari più in là possibile ed è una cosa logica. Sono d’accordo con Gastaldello.
Vedremo partite a 50 all’ora anziché a 100. Ma se vogliamo il calcio dovremo accettarlo per come sarà, perchè non abbiamo alternative.

Spadafora e Malagò? Non sono stati 3 mesi belli e non è stato facile prendere certe decisioni.
Un ritorno di Nainggolan all’Inter? Ipotesi difficilmente praticabile, la sua esperienza è durata un anno e su di lui sono stati fatti ragionamenti di un certo tipo.
San Siro? Ne sono innamoratissimo e mi auguro che si possa conservare l’impianto in qualche modo, altrimenti cerchiamo una soluzione moderna e andiamo avanti. La cosa che non mi piace è che si debba costruire un impianto per 2 società.

Eriksen? Avrà il suo spazio, così come altri giocatori all’Inter.
Verratti? Il suo destino è restare a Parigi.

Serie C? Improbabile una conclusione normale della stagione, non ci sono le strutture adatte per rispettare il protocollo.

Lotito? Presidente con i suoi pregi e difetti, ha fatto dichiarazioni poco sensibili su quel che stava accadendo.

Balotelli? L’eterno ragazzino che ad agosto compie 30 anni. Il suo curriculum dice che ha vivacchiato, rispetto al suo potenziale ha fatto il 20%. Dispiace ma fossi un dirigente farei fatica a puntare su di lui. Cassano? Ha fatto tanto ed ha reso, vinto e trascinato le sue squadre.
Cassano ha fatto il calciatore, Balotelli no.
Dybala? Non ha un prezzo perché non è in vendita. La scorsa estate l’Inter lo avrebbe portato volentieri a Milano, magari inserito in uno scambio con Icardi.

Gabigol? Farà la sua bella carriera in Brasile, che è la sua dimensione. Qui non è riuscito ad esplodere.

Quarantena? Se si decide di andare avanti con quella di gruppo il rischio di non terminare la stagione è elevatissimo.

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