Così Gianfranco Teotino ai nostri microfoni:
Sul Milan? Deve voltare pagina e ricostruirsi da zero. Dopo le ultime 2 stagioni negative, il progetto Rangnick è interessante e il massimo sarebbe l’accoppiata sarebbe lui e Nagelsmann.
Sulla ripresa dei campionati? Credo si stia guardando anche al resto d’Europa, soprattutto nei campionati calcisticamente più importanti. Se per la A bisogna concludere entro il 4 agosto, per la B i tempi di conclusione possono essere più dilatati. Sarà un tour de force al quale non tutti i calciatori sono abituati, a parte quelli che disputano anche le coppe europee. Sarà un fattore di stress e fatica, ma giocando tutte le partite in notturna e con 5 sostituzioni, il disagio diminuirà. Il vero problema è la conseguenza della conclusione ad agosto rispetto al campionato successivo. Situazione inedita ripartire dopo 3 mesi, ci saranno condizioni diverse ma uguali per tutti, nessuno ne trarrà vantaggio.
Su Paquetà? Giocatore con qualità tecniche molto interessanti ma che ha avuto poche possibilità al Milan, farebbe comodo alla Fiorentina. Lo scambio con Milenkovic farebbe comodo a entrambe.
Sui giovani? In Italia c’è troppa poca fiducia nei calciatori giovani e si impiega troppo tempo a metterli in campo, anche per verificare se il loro talento ha o non ha consistenza a livelli più alti. Spero che i nostri allenatori abbiano voglia di rischiare di più.
Sulla decurtazione stipendi? Una delle questioni più delicate perché non ha precedenti. Non pagare del tutto i giocatori dopo averli tenuti a Roma è un’anomalia della Lazio. Situazione complicata, così come quella dei giocatori in prestito.
Sulle decisioni FIGC? Chi viene promosso o retrocesso viene deciso della Federazione e non dalla Lega che non può decidere autonomamente come comportarsi.
Sulla Serie C? Ci devono essere ammortizzatori sociali come capita a tutti i lavoratori, in modo da alleggerire un po’ la crisi e il mancato pagamento degli ingaggi. 60 società con bilanci di 3-4 milioni l’anno non possono essere retti senza la buona volontà di imprenditori appassionati.
In Serie A è giusto che rinuncino a parte dei loro compensi.
Su Commisso? Non solo a lui ma a molti investitori stranieri passa la voglia di investire in Italia, a causa di una burocrazia che frena moltissimo. Tramontata l’idea del nuovo stadio, la ristrutturazione del Franchi è una strada che dovrà essere battuta.
