Rosario Rampanti, ex giocatore del Torino e vice-presidente della Fondazione Stadio Filadelfia, ha parlato a Sportiva.
SUL RISCHIO RETROCESSIONE: “Esiste perché la mentalità del Torino era un’altra, adattarsi a quella di chi deve lottare per non retrocedere è problematico. Serve un diverso approccio alle gare”.
SUI PROBLEMI DEL TORINO: “Mi sembrano principalmente mentali. I giocatori si sono persi dopo aver lottato per i posti europei. Alcuni hanno iniziato a giocare di fino, altri si sono persi per strada, non si sono resi conto di quello che stava succedendo”.
SU MAZZARRI: “Le colpe non erano assolutamente solo sue, il suo c.v. parla chiaro. Ha fatto un passo indietro per liberare tutti da un problema visto che il pubblico ce l’aveva con lui e con Cairo”.
SUL CALENDARIO DEL TORINO: “Non esistono partite facile per il Torino, il cammino della squadra dimostra che sono stati pochi punti con le squadre di bassa classifica. Bisognerà lottare ma sarà molto dura”.
SU BELOTTI: “Si è un po’ perso, anche lui è stato travolto dalla situazione della squadra. Ieri sera non ha avuto molto aiuto dalla seconda punta, Longo sta cercando di cambiare l’atteggiamento offensivo del Torino ma Belotti ha bisogno degli spazi, delle palle filtranti e dei cross. Non so come il Torino possa tirarsi fuori da questa situazione senza le sue reti”.
