Bucchioni: “Sarri? E’ nato tutto con un piede storto, la Juventus voleva prendere Guardiola”

Enzo Bucchioni ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SULL’ESONERO DI SEMPLICI: “E’ una situazione incomprensibile, sia da un punto di vista umano che calcistico. Se c’era un tecnico che poteva ancora salvare la Spal, era lui. Al limite, meglio retrocedere insieme. La squadra era dalla sua parte, la Spal è Semplici”.
SUL CONFRONTO SARRI-AGNELLI: “La situazione sta un po’ sfuggendo di mano. Lo si vede dalla reazione di alcuni giocatori al momento della sostituzione e dal rigetto della squadra rispetto alle idee di Sarri. Agnelli ha voluto capire e stimolare, solo il tecnico poteva raccontargliele”.
SUL RINNOVO DI SZCZESNY: “Da un punto di vista tecnico non è una blindatura perché i rinnovi oggi valgono poco in quel senso. Guardate Mandzukic… E’ da tempo che si parla di un altro portiere per la Juventus”.
SU ALLEGRI: “La Juventus ha provato a prendere un’altra strada, la storia con l’ex tecnico era finita. Credevo che la squadra prendesse di più le idee di Sarri. Forse ha accantonato momentaneamente le idee sarriane in attesa delle gare di Champions, altrimenti la vedo dura…”.
SU IACHINI: “Sono morbido nel giudizio perché bisogna prima di tutto pensare al motivo per cui è stato chiamato questo allenatore. La squadra era quasi in zona retrocessione e rigettava le idee di Montella. E’ stato preso per un’emergenza, altrimenti la Fiorentina avrebbe puntato su altri tecnici”.
SULLA GESTIONE DEL DERBY DA PARTE DI PIOLI: “Come si faceva a cambiare una squadra che aveva fatto 45 minuti vicini alla perfezione, la gara era stata preparata benissimo. Il problema è un altro: il Milan ha fatto qualcosa che andava oltre le proprie possibilità e la propria maturità di squadra, quando ha preso il gol di Brozovic è crollato”.
SE L’ATALANTA PUO’ VINCERE LO SCUDETTO IN FUTURO: “L’Atalanta sta facendo delle cose straordinarie, è in un circolo virtuoso. Per vincere servono anche le congiunzioni astrali, per questo la squadra deve stare lì pronta a prendere le eventuali possibilità”.
SU CONTI: “Chiaro che si troverebbe meglio se giocasse come quinto di centrocampo, all’Atalanta ha fatto benissimo in quel ruolo. Può essere una soluzione ma non mi pare che la difesa a tre sia uno dei sistemi preferiti da Pioli”.
SUL BOLOGNA: “C’è un progetto di calcio molto interessante, senza grandi sparate a livello mediatico ma con un lavoro costante. Riporterà il Bologna dove gli spetta, non in zona retrocessione. Sabatini è uno dei più grandi dirigenti del calcio italiano”.
SU SCHOUTEN: “Lo stiamo scoprendo da quando è diventato titolare nel Bologna, sta stupendo per maturità e tecnica. E’ forte sia in fase difensiva che in quella offensiva”.
SULLA SCELTA DEL TECNICO DELLA JUVENTUS: “La Juventus voleva prendere Guardiola, si spiega anche così il ritardo nell’ufficializzazione di Sarri. E’ nato tutto con un piede storto. Se Sarri dovesse andarsene, servirebbe un tecnico top”.
SULLA ROMA: “Quando la società non è forte e non gestisce, succede che certe situazioni diventano ingestibili e può succedere che alla fine a pagare sia soltanto l’allenatore”.
SUL TORINO: “Fatico a capire quello che sta succedendo nel Torino. Forse serviva qualcuno a centrocampo, ma la squadra ha qualità e forza fisica. Se non ce l’ha fatta Mazzarri, che è uno che tira fuori tutto dai gruppi che allena, la vedo molto complicata…”.

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