Nesti: “Pessimismo sul Milan giustificato. I problemi sono tanti”

Durante il microfono aperto di Sportiva, Carlo Nesti ha risposto alle domande degli ascoltatori in diretta. Ecco le sue considerazioni:
Sul Milan: “Il pessimismo attorno ai rossoneri è giustificato, perché anche con Pioli sono arrivati pochi risultati. Ibrahimovic potrà dare una mano ma i problemi sono tanti, a partire dall’improduttività del reparto offensivo”.
Sul Cagliari: “Che il Cagliari abbia un calo fisiologico ci poteva stare. Ci sono anche problemi di infortuni e non è semplice per una squadra in rampa di lancio”.
Sul Napoli: “È un po’ un mistero: la rosa è tecnicamente all’altezza del campionato, ma i dissapori con la società ha creato una crisi caratteriale e psicologica. Gattuso dovrà lavorare soprattutto sulla testa dei suoi ragazzi”.
Su Sarri: “La Juve ha vinto 8 scudetti e si pretende sempre il massimo. Con l’avvento di un ‘giochista’ come Sarri ci si aspetta subito lo spettacolo: se non arriva è più facile che piovano le critiche. Champions? La possibilità che la Juve concorra c’è nonostante qualche passo falso recente. I bianconeri mostrano miglioramenti e hanno un CR7 in gran forma. Sicuramente i bianconeri hanno le loro chances”.
Sul Torino: “Mi piacerebbe vedere un Mazzarri meno integralista, che giochi ogni tanto con la difesa a quattro, magari con un difensore alle spalle di Ansaldi che faccia l’esterno alto. Il Toro in trasferta fa meglio quando ha spazi aperti, come a Roma”.
Sui portieri in Nazionale: “Sirigu? Se dovessi scegliere lo metterei titolare a Euro 2020. Però ci sono delle gerarchie: #Donnarumma è titolare affermato e ha fatto bene, quindi comprendo Mancini che lo sceglierà ancora in porta”.
Su Suso: “È sempre stato considerato il principale uomo di inventiva della squadra, ma c’è un tempo a disposizione per tutti e per lui è scaduto. Non capisco perché questa parabola discendente: ora si parla di un 4-3-1-2 per provare a cambiare le cose”.
Sui cori negli stadi: “Ogni provvedimento sul razzismo non potrà mai essere perfetto. L’interruzione della partita è un modo per cominciare a risolvere il problema. È come il VAR: non risolve in automatico i problemi ma migliora l’operato arbitrale”.

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