Il nostro Stefano Cecchi ha risposto alle domande degli ascoltatori nel Microfono Aperto di Radio Sportiva
SULLA ROMA – “Il calcio è sempre più business: perchè un texano dovrebbe arrivare in Italia e fare un investimento di 800 milioni di euro sulla Roma? E’ un cifra che per me non ha senso, il calcio per me è altro”
SU IBRAHIMOVIC – “”In questo momento Ibra è un cerotto che tenta di sanare il fallimento di una serie incredibile di campagne acquisti sbagliate. Il Milan è l’esempio del fallimento di un modo di fare calcio, quello di affidarsi ai procuratori per far mercato. Il limite di Ibra è quello di avere avuto tante maglie, un po’ come Roberto Baggio, perchè non c’è nessuna città che può dire ‘sei mio’. C’è il rischio che arrivi un Ibra non più pronto per questo campionato, ma vedo che l’entusiasmo in quel mondo è cresciuto perchè i tifosi del Milan vogliono sognare e ne hanno il diritto. E’ un po’ un Babbo Natale per il Milan”
SULLA FIORENTINA – “Montella ha fatto vedere una delle Fiorentine più belle degli ultimi anni, ma quando è tornato ha vinto troppo poco: è andato in crisi anche se la squadra è stata costruita male e prima o poi Pradè dovrà fare i conti con un mercato completamente sbagliato”
SUI TOP E FLOP DEL DECENNIO – “Il top del decennio? A pari merito dico l’impresa del Leicester che ha vinto la Premier League e Di Natale che ha detto di no alla Juventus. Il peggio del decennio è quando la mamma di Rabiot va in banca ed incassa 12 milioni per aver fatto la procura al figlio. E’ la degenerazione della figura del procuratore, un po’ come Mino Raiola”
SUL RAZZISMO – “Il razzismo è la metastasi del calcio, speriamo che il 2020 ci pulisca da questa nefandezza”
SULLA JUVENTUS – “Inevitabilmente dopo otto scudetti la fame passa, la bravura di Allegri era tenere affamata una squadra già appagata. Si è scelto di cambiare coniugando la vittoria alla bellezza, ad oggi la bellezza si è vista solo in Champions dove la Juve ha ancora fame”
