Giovanni Porcella, giornalista di Primocanale, ha parlato a Sportiva commentando la situazione del Genoa.
SULLA SCELTA DI NICOLA COME NUOVO ALLENATORE DEL GENOA: “E’ stata una scelta molto tormentata e difficile da parte della dirigenza rossoblu. C’erano vari tasselli che non andavano a loro posto, a cominciare dalla classifica. Alcuni problemi, come l’infortunio di Kouamé, sono stati sottovalutati. Il Genoa ha cambiato sei allenatori in un anno solare, questo dà l’idea dell’instabilità tecnica. Preziosi voleva Ballardini che però non era convinto di tornare. Le alternative erano tantissime: Marroccu aveva sponsorizzato Diego Lopez, ma Preziosi non era convinto. Tra le opzioni c’era anche la conferma Thiago Motta, che però non andava d’accordo col direttore sportivo. Nicola conosce bene l’ambiente, parte avvantaggiato, ma serve comunque un’impresa. Il Genoa non può più sbagliare, altrimenti andrebbe in Serie B”.
SULLA SQUADRA: “Al di là dell’allenatore, conterà molto il mercato. La squadra ha problemi offensivi, non segna mai. Schone non si è trovato con i vari allenatori, forse neanche con l’ambiente. Tra i tifosi c’è aria di contestazione”.
SUL RITORNO DI MATTIA PERIN: “Si crea un dualismo con Radu, che ha fatto qualche errore ma resta un giocatore di qualità. Perin porta più carisma e la conoscenza dell’ambiente, è legato ai colori rossoblu. Bisognerà capire fino a che punto è stato recuperato fisicamente, ma il portiere era l’ultimo dei problemi nel Genoa. Il vero nodo è l’attacco. Il sogno era Piatek ma sarà difficile”.
