Per commentare Milan-Napoli è intervenuto Ciro Venerato.
“Il pari rispecchia l’andamento del match, sono due squadre in crisi di identità. Il Milan non ha Suso e Calhanoglu, un Napoli in condizioni normali dovrebbe essere nettamente superiore. Insigne poteva far meglio anche se Donnarumma è stato bravissimo. Il Napoli è in chiara crisi di identità neppure il gol gli ha dato la scossa.
I primi 4 mesi della scorsa stagione ho visto un buon Napoli, anche quest’anno ha fatto 2-3 partite buone ma dopo quello che è successo col Salisburgo c’è stata un’involuzione evidente. Sicuramente avrà avuto qualche episodio contrario, soprattutto l’errore ammesso dagli arbitri con l’Atalanta, ma i problemi tattici e psicologici sono evidenti. Lunedì arrivano le multe del collegio arbitrale poi potrebbe esserci una denuncia di De Laurentiis ai calciatori per danno d’immagine: i giocatori invece di preparare le gare di San Siro o Anfield parlano con i loro avvocati per difendersi dal loro presidente, una situazione paradossale.
Il Milan ha una squadra che non può vantare le ambizioni che la dirigenza propaganda: non ha una rosa per andare in Champions. Il Milan crea poche occasioni e Piatek non le concretizza, Ibra porterebbe personalità carisma e la giocata del singolo che ti può far vincere qualche partita anche con il colpo estemporaneo.
Napoli da 6 politico, contro questo Milan – già inferiore tecnicamente e senza Suso e Calhanoglu – avrebbe dovuto fare di più. Rispetto alla prestazione vergognosa col Genoa c’è stato un passo avanti ma non abbastanza.
Il Milan deve stringere i denti fino al mercato di gennaio e cercare poi di vendere bene e azzeccare 2/3 acquisti, ma l’obiettivo massimo credo sia il sesto posto.
Non vorrei che la stagione del Napoli sia già finita. Questa squadra ad Anfield non ha speranze eppure lo aveva battuto il Liverpool sintomo che non è un problema tecnico. Quella col Genk diventerà la partita della vita”.
