Nel Microfono Aperto per rispondere alle domande degli ascoltatori è intervenuto Enzo Bucchioni.”Credo che il Milan abbia una serie di piccoli problemi che tutti assieme diventano grandi: era prevedibile che Piatek si potesse non confermare, i campioni i record li fanno e poi li migliorano. Forse è stata sbagliata la scelta dell’allenatore, magari serviva uno più ‘normale’, con Pioli che lo è infatti il Milan è cresciuto. Non è comunque un organico che vale questa posizione. Forse Boban e Maldini non hanno protetto Giampaolo. Magari avessero preso Ibra a gennaio sarebbero andati in Champions, io lo prenderei. A Cuadrado mancano ancora i tempi di uscita da difensore, deve lavorare su questi meccanismi. Altra piccola pecca della Juve sui cambi di gioco da una parte all’altra soffre un po.
De Laurentiis spesso è andato sopra le righe contro i giocatori ma non è quello che danneggia l’immagine del Napoli ma l’atteggiamento dei giocatori, che sono dei dipendenti di cui pretendono i diritti ma poi vogliono anche le prerogative dei liberi professionisti.
Il Milan è una buona squadra che può lottare per l’Europa forse non da Champions, di certo non da Milan che però è diverso da quello che era.
Sulla cessione a Yonghong Li i dubbi restano, non lo conosceva nessuno e gli vengono prestati 350 milioni da un fondo importante come Elliott, strano. Le anomalie ci sono in questa storia.
Florenzi è un mistero, io uno come lui lo voglio sempre, è duttile, ha carisma e grinta, è capace di entrare a gara in corsa, romano, dal punto di vista tecnico quando vedo entrare Santon e non lui non capisco.
Conte non dà colpe agli altri, dopo lo Slavia si è preso tutte responsabilità, ma cerca sempre il limite: le frasi di Dortmund vanno lette con la voglia di andare oltre, è una mentalità che aiuta a crescere al di là degli eccessi verbale.
E’ evidente che Cristiano Ronaldo stia giocando male, Sarri lo ha sostituito due volte di fila: succede di non essere in condizione soprattutto a quasi 35 anni, non potrà più giocare 50 partite ai suoi livelli ma saranno sempre meno.
Ibra al Bologna farebbe fare un doppio salto, sarebbe un colpo straordinario. Ma anche il Milan non ce l’ha un uomo così, un leader di riferimento. Nel Napoli sarebbe un inserimento più complicato. L’Inter ha bisogno di giocatori pronti subito, ha obiettivi immediati. Rebic è potente ma fatica perché ha davanti giocatori di maggior qualità tecnica, il nostro campionato non è solo fisico.
Penso che il Cagliari debba godersi il momento in serenità, andare in Europa League sarebbe uno scudetto. Ha un centrocampo che è uno dei migliori in Italia”.
