Bruno Longhi è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per affrontare i temi più caldi della nostra Serie A.
SULLA PANCHINA DEL MILAN: “Nelle chiacchiere da bar non c’è molto entusiasmo per l’arrivo di Pioli, che tra l’altro è interista dichiarato, al Milan. Ricordo però agli sciocchi che anche Sacchi e Ancelotti erano di fede nerazzurra da piccoli. Pioli ha delle doti di ottimo normalizzatore che gli hanno permesso di fare bene alla Lazio, nella fase iniziale della sua avventura all’Inter e nelle gare seguenti la scomparsa da Astori quando allenava la Fiorentina. Al Milan non gli chiederanno la luna, ma di portare a casa il minimo sindacale di risultati e gioco. La rosa rossonera non è fortissima ma può e deve fare meglio rispetto quello che ha fatto fino ad ora”.
SU LUKAKU: “Noi giornalisti lo abbiamo celebrato come una sorta di nuovo simbolo dell’Inter, esagerando. Non può piacere agli esteti del calcio, ma nel giudizio del giocatore non facciamoci influenzare dal risultato di Inter-Juventus. Domandiamoci, casomai, perché Dzeko non vesta la maglia dell’Inter”.
SULLA JUVENTUS: “Il nuovo sarrismo è molto meno integralista rispetto a quello di Napoli”.
SULLA MAGLIA VERDE DELL’ITALIA: “E’ un non senso perché l’azzurro deve essere il nostro colore. Apprezzabile il riferimento al Rinascimento nel motivo della maglia”.
