Massimo Paganin, ex calciatore oggi commentatore tv, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva.
SU SARRI E LA VITTORIA DELLA JUVE DI IERI SERA: “Sarri ieri sera ha adottato un sistema di gioco diverso rispetto a quello usato a Napoli, un 4-3-1-2. Sta cercando soluzioni diverse in base ai giocatori a disposizione. Cerca di dare la sua idea di calcio e pian piano ci sta riuscendo, ci vuole tempo. La partita non è stata bellissima, la Juve è entrata in gara solamente nel secondo tempo, ma non ha concesso nulla agli avversari mostrando grande qualità sia a livello di collettivo che nei singoli”.
SU CONTE: “Sta dando la sua impronta all’Inter. Ha già vinto campionati e per questo è facilitato nel trasmettere la sua mentalità alla squadra. Nessuno si aspetti da Conte che possa vincere subito il campionato perché la Juve è ancora la squadra da battere, ma poi sarà il campo a parlare. C’è anche il Napoli a giocarsi lo scudetto”.
SU BARCELLONA-INTER: “Il Camp Nou è ostico per qualunque squadra, Conte ne è consapevole. I giocatori dell’Inter devono misurarsi con singoli che hanno segnato l’epoca, dovranno imparare il più possibile uscendo a testa alta dal campo consapevoli di essersela giocata ad armi pari”.
SULL’ASSENZA DI LUKAKU: “Pesa perché Conte non ha molte alternative se consideriamo che Sanchez non è ancora al 100%. Il belga sta diventando un punto di riferimento per i compagni, c’è il rischio di perdere qualcosa a livello mentale”.
SULLA SORPRESA NELL’INTER: “Sensi è il giocatore che ha impressionato di più per la sua personalità. Non è semplice arrivare all’Inter e importi subito conquistandosi la fiducia dei compagni. Bravo anche Conte che gli ha dato gli strumenti giusti”.
