Maurizio Biscardi ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.
SUL MILAN: “La tifoseria del Milan è molto seccata e delusa. La squadra ha dei seri problemi e secondo me non ha più tanta fiducia nel tecnico. Suso e Çalhanoğlu non possono essere così involuti. La stagione è nata male con un mercato che non ha portato eccellenze”.
SUL RITORNO DI ALLEGRI AL MILAN: “Trovo difficile che Allegri, o qualunque altro allenatore, accetti di venire al Milan in queste condizioni”.
SU SENSI: “Era lecito aspettarsi un miglioramento rispetto alla passata stagione, quanto potrà durare dipende da lui e dalla sua testa. I campioni, se sono tali, mantengono la base sempre alta”.
SU RIBERY: “Su Ribery ho sbagliato. Ho fatto il mio pronostico ad inizio stagione: destava perplessità per la sua età e per la flessione accusata l’anno scorso, ma mi ha smentito. Ha fatto un inizio di stagione folgorante che è servito alla Fiorentina. Ha dimostrato di essere ancora un giocatore in grado di fare la differenza”.
SU PERCHE’ IL MILAN NON HA PUNTATO SU GIOCATORI COME RIBERY: “E’ stata una scelta societaria, il Milan ha preferito puntare sui giovani per farli crescere e poi rivenderli. Ma così non ritorni ai fasti del passato. Ribery costava tanto d’ingaggio e non avrebbe reso economicamente in futuro”.
SUL TORINO: “I 9 punti in classifica non sono drammatici, ma la delusione più forte è che la squadra è franata nel momento più importante. La partita contro il Parma è stata difficile, nervosa, ma il Torino ha messo in mostra qualche difficoltà. Non è però tutto da buttare, i granata hanno un gruppo che può competere”.
SULLA QUALITA’ DELLA ROSA DEL MILAN: “Ci sono allenatori manager, come Capello, che avanzano richieste, e altri che si adattano alle scelte della società. Giampaolo fa parte della seconda categoria. Il grande Milan non c’è più, sotto tutti gli aspetti. Si potrà costruire, lentamente, quando si sarà superata la fase economicamente meno solida”.
SU GIAMPAOLO E LA SOCIETA’ ROSSONERA: “La stragrande maggioranza dei colleghi parla benissimo di lui, poi guardi la rosa e ci sono tanti giocatori giovani. La prima cosa da chiarire nel Milan è chi debba prendere le decisioni finali tra Boban e Maldini”.
