Lorenzo Minotti, ex giocatore della nazionale italiana di calcio, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva.
SULLA GARA DI IERI CONTRO L’ARMENIA: “L’Italia ha fatto fatica a scardinare la difesa armena, ma era un po’ nelle previsioni. Siamo a inizio stagione ed i nostri avversari erano avanti da un punto di vista fisico, hanno giocato a ritmi alti mettendoci in difficoltà. In più, il terreno di gioco non era adatto ad una squadra come l’Italia che ama giocare palla a terra con il fraseggio corto. La cosa importante da sottolineare è il fatto che la squadra abbia saputo soffrire avendo poi la forza di chiuderla”.
SU CHIESA E BARELLA: “Sono i prospetti migliori che abbiamo per quello che hanno fatto negli scorsi campionati. Hanno grande personalità ma da un punto di vista caratteriale devono maturare e metabolizzare situazioni che hanno cambiato la loro carriera. Chiesa ha passato un’estate molto complicata da un punto di vista psicologico. Non conosco la questione a fondo ma immagino si debba intavolare una trattativa per ilrinnovo di contratto. Barella deve adattarsi dopo il salto nell’Inter. Il fatto che sia stato scavalcato da Sensi nelle gerarchie nerazzurre va digerito”.
SULLA GARA CONTRO LA FINLANDIA: “Da un punto di vista tecnico abbiamo già visto che è un avversario che non ci dovrebbe impensierire. Vanno però tenuti in conto altri fattori come lo stato di forma, l’ambiente ed il clima. La vittoria in Armenia credo abbia dato all’Italia maggior consapevolezza e convinzione nei propri mezzi. Ora la qualificazione ad Euro 2020 è vicina”.
