Cecchi: “Icardi tra i 5 attaccanti più forti d’Europa. Giampaolo? Si sta smarrendo”

Stefano Cecchi ha risposto alle domande degli ascoltatori di Sportiva durante il “Microfono Aperto”.

SU COMMISSO: “E’ esplosivo. E’ arrivato con un grande carico di entusiasmo e per questo non capisce tante cose del calcio italiano, come gli insulti che arrivano da parte delle tifoserie. Chi arriva nel calcio con passione è sempre il benvenuto”.

SUL RAZZISMO NEL CALCIO: “Sostenere che sono solamente ‘ragazzi che scherzano’ autorizza a fare tutto. Fare ululati ad una persona di colore è mostruoso e se non si capisce sarà difficile disinnescare questa mina negli stadi”.

SUGLI SVINCOLATI IN OTTICA VIOLA: “Bertolacci o Montolivo risolverebbero i problemi a centrocampo della Fiorentina? Se sono rimasti fuori un motivo c’è”.

SUL MERCATO DELLA FIORENTINA: “Ho letto che sono stati voti molto alti, ma io mi aspettavo qualcosa di più. Ribery è un’ottima scelta e neanche Boateng è un problema, il problema è che la Fiorentina ha costruito una squadra senza un disegno di calcio. Badelj e Pulgar, ad esempio, sono due giocatori incompatibili. Mi sembra una campagna acquisti nata bene, con scelte giuste, ma chiusa senza un colpo a centrocampo che sarebbe servito”.
SU ICARDI: “L’Inter ha fatto una scelta drastica, ma a questo punto era l’unica possibile. Pensare ad un Icardi di nuovo nello spogliatoio nerazzurro sarebbe stata una bomba atomica. E’ stata fatta piazza pulita per ripartire da zero. Da un punto di vista etico capisco la scelta, meno da un punto di vista tecnico, visto che per me Icardi resta uno degli attaccanti europei più forti. Se ci sarà con la testa, Icardi farà bene a Parigi”.
ANCORA SU ICARDI: “Penso ormai che nel mondo Inter fosse un colpo estraneo. A Parigi ha l’occasione di dimostrare quello che vale, per me resta uno dei cinque attaccanti più forti d’Europa”.
SE IL COMPORTAMENTO DELL’INTER VERSO ICARDI E’ STATO GIUSTO: “Vedo soltanto vinti in questa vicenda. L’Inter si è mossa come un elefante in una cristalleria, ma non mi sento di salvare Icardi e Wanda Nara”.
SU PAQUETA’: “Al momento è un’incompiuta. La scorsa stagione ha raccontato il suo essere brasiliano con un incanto diverso rispetto a questo inizio di stagione. Per Giampaolo è una mezzala, ma in realtà nasce trequartista. Non mi sorprende la scelta di Gimpaolo di tenere fuori sia lui che Piatek nel momento di difficoltà. Il Milan, per rosa e qualità dei giocatori, mi sembra adatta al 4-3-3 più che al 4-3-1-2”.
SU WANDA NARA: “Ci ha messo del suo nella vicenda Icardi-Inter. A volte gli angoli vanno smussati anziché acuiti, invece mi sembra che per atteggiamento non abbia mai perso occasione per acuire. Quello che è successo in quello spogliatoio lo scopriremo tra qualche anno, solo allora scopriremo quando è profonda la ferita”.
SU GIAMPAOLO: “E’ la prima volta che si misura a livelli così alti. E’ un grande cultore di calcio, ma basta per sostenere certi ambienti? Mourinho sa meno di calcio rispetto a Giampaolo, eppure sembra nato per gestire certe situazioni. Mi pare che Giampaolo si stia un po’ smarrendo nel gestire un qualcosa che per la prima volta è così grande. Spero di sbagliarmi, ma alcune difficoltà, ripensamenti e uscite raccontano il suo nervosismo”.
SUL MERCATO DELLA SAMPDORIA: “Non mi hanno convinto alcune scelte. La coppia centrale difensiva Murillo-Colley mi lascia qualche dubbio e la perdità di Praet è pesante, non so se Vieira saprà sostituirlo. Quagliarella là davanti ha la sua età, per me è un mercato insufficiente”.
SU SZCZESNY E DE LIGT: “Non mi sono piaciuti entrambi contro il Napoli, in particolare sul terzo gol degli azzurri. De Ligt è un giovane di talento, mi pare un giocatore fortissimo, ma per mille cose oggi non vale Chiellini”.

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