Cecchi: “La madre di Rabiot non può dire agli allenatori come far giocare il figlio”

Stefano Cecchi, durante il microfono aperto di Sportiva, ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori. Ecco i passaggi principali:
Sulle italiane in Europa: “Culturalmente si lotta per arrivare in EL e poi la consideriamo come una coppa non nobile da affrontare con le riserve. È quasi fastidiosa, ma il Chelsea che ha vinto quest’anno era più forte delle italiane. Il nostro livello in questo momento è inferiore”.
Sul Palermo: “I tifosi sono inermi su qualcosa più grande di loro. Le squadre sono proprietà della città, non possono avere un padrone perché appartengono a una cultura più profonda che non è quella di un’azienda. Affetto e passione vanno oltre l’economia”.
Sul mercato della Juventus: “In questi anni ha fatto operazioni da togliersi il cappello. Ramsey e Rabiot a parametro zero sono top: trovo insano però che la madre del francese percepisca 10 milioni e consigli gli allenatori su come far giocare il figlio”.
Su Cancelo: “A me piace molto. Tanti sono sicuri che abbia fatto errori, ma a me sembra adatto a un club con ambizioni europee: qualche pecca difensiva è compensabile dalla grande qualità con il pallone fra i piedi. Lo vorrei sempre nella mia squadra”.
Sulla Fiorentina: “Rocco Commisso ha bisogno di tempo, Pradè ha bisogno di tempo. Vedremo se riuscirà a mantenere le promesse fatte al suo arrivo, soprattutto non vendere #Chiesa come aveva detto”.

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