Addio Totti spia di un ambiente da incubo, per colpa di tutti

Nel Bar Sport per parlare dell’addio di Totti alla Roma è intervenuto il giornalista Giancarlo Dotto.
“E’ un incubo. La vigilia di una resa dei conti arrivata per l’insipienza di tutti. La domanda se questo riguarda anche Totti presuppone quella idolatria del tifo che forse non ha permesso di esprimere un giudizio critico. L’essere Totti in sé non basta, ha avuto un contratto da dirigente quando ancora giocava quindi senza averne le basi. Boban è una storia diversa. Per molti grandi campioni l’essere stati tali è un’assicurazione sulla vita, in questo momento probabilmente lui non ne ha le caratteristiche e la Roma non gli ha dato lo spazio e l’occasione per crescere. Se tutto questo lo immergi in una situazione intossicata da un ambiente ingestibile, per tutto quello che ruota attorno alla Roma, unito alla mancanza di intelligenza o forse ad una intelligenza snobistica e sprezzante della società…
Totti comunque cadrà in piedi, troverà altre chance per continuare ad essere quello che è stato. E’ il finale scritto dovuto a 3 fattori: l’idolatria dei tifosi, l’incompetenza e lo snobismo della società, la pigrizia di un ragazzo che ha pensato che chiamarsi Totti fosse sufficiente”.

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