La storica firma di motori, Nestore Morosini, è intervenuto in diretta a Sportiva per presentare il Gp del Canada.
SULLE PAROLE DI BINOTTO: “Mi attengo a un vecchio adagio italiano: non è vero, ma ci credo. Binotto è una persona seria, un tecnico sopraffino e fossi stato in lui non avrei accettato il ruolo di team principal. Ma era l’ultima ancora di salvezza dopo che un altro grande tecnico della Ferarri, Giorgio Ascanelli, ha detto che non se la sentiva di fare il capo per il sua carattere difficile. Io non conosco gli uomini nuovi della Ferrari, ma quando mi accorgo che commettono sbagli clamorosi come quello di Montecarlo, mi viene proprio da dire che non è vero, ma ci credo”.
SUI PROBLEMI DI GOMME: “Le sospensioni anteriori della Mercedes sono idrauliche, mentre quelle della Ferrari sono meccaniche, per cui nelle curve veloci è molto veloce è molto veloce, nelle curve lente fatica. Nei test di Barcellona, in un circuito in cui ci sono molte curve veloci, si è preso un abbaglio. E’ ovvio che la macchina è tutta sbagliata”.
SUL PROSEGUO DELLA STAGIONE: “Mancano più di 15 gare, la tendenza si potrebbe anche invertire, ma qui stiamo parlando di un progetto tecnico che deve sviluppare una monoposto, contro uno che ha già sviluppato la macchina e ha fatto 5 doppiette”.
SU LECLERC: “Se io ti dessi bastonate sulla schiena, mi guarderesti in cagbnesco. Capisco che un giovane di 21 anni reagisca così, se viene sottoposto a delle considerazioni durante la gare che lo vedono dover dare spazio a un pilota ormai al viale del tramonto come Vettel, che non ha più la grinta che aveva alla Red Bull. Inoltre, fatica molto quando la macchina è in sovrasterzo”.
