Io al Milan? Mi sono posto questa domanda ma…

Così Roberto Donadoni, ospite nel ‘Processo di Sportiva’:
SUL LIVERPOOL: La squadra aveva preventivato di essere superiore al Tottenham, poi una finale è sempre una finale. Con una posta in palio notevole, si è badato al sodo senza tanti fronzoli estetici. Quando sei lì, esagerare in cose che non ti portano al successo sarebbe stato imperdonabile.
SU KLOPP: Una persona che crea una buona empatia con la tifoseria. Il suo percorso passa attraverso la quotidianità e gli allenamenti. Solo chi è a stretto contatto con la realtà può esprimere un giudizio veritiero. La sua prima stagione non è stata entusiasmante, ma se si pensava solo al risultato probabilmente sarebbe stato mandato via. Invece ha fatto un percorso che ha dato frutti importanti.
SUL TOTTENHAM: E’ arrivato in finale anche con un pizzico di fortuna. L’Inter qualche mea culpa e rimpianto ce l’ha.

SU ALLEGRI: Quello che ha fatto a livello italiano è straordinario. Poi le ambizioni e il percorso che la Juve vuol fare lo hanno portato a fare dei ragionamenti.

SU SARRI ALLA JUVE: Dal punto di vista tecnico non vedo nessuna controindicazione. Dal punto di vista dell’immagine e caratteriale, è una sfera diversa da Allegri, ma i dirigenti della Juve sono ben coscienti di questo.

SUL MILAN: E’ qualche anno che non ha ancora dato a pieno la sensazione di aver trovato la quadratura. La nuova proprietà qualche segnale positivo l’ha dato e ora ci si aspetta chiarezza, le persone in gamba ci sono.
Io al Milan? Mi sono posto questa domanda, ma le decisioni non spettano a me. Sono un allenatore che ha grande voglia di tornare, di stare sul campo e di ottenere dei risultati.
SULL’ATALANTA: Questa società sta mettendo in grande risalto Bergamo, ha fatto qualcosa di speciale. Non mi piace parlare di ‘miracolo’, ma di lavoro portato avanti con grande capacità e coscienza.

SU MIHAJLOVIC: Ha fatto un ottimo lavoro, tirando fuori la squadra da una situazione complicata.
SU CONTE: Se l’Inter ha fatto questa scelta vuol dire che ne è convinta. L’Inter ha una potenzialità enorme, che si avvicina a quella della Juventus.

SULLA NAZIONALE: Non possiamo vivere di ricordi. Bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di fare qualcosa di diverso. Mancini sta portando avanti con ottimismo un nuovo capitolo. La Nazionale merita una posizione maggiore nel ranking.

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