Gerasimenko a Torino? Credo che sia un suicidio per il basket

Pierluigi Marzorati, bandiera e icona della Pallacanestro Cantù, è intervenuto in diretta a Sportiva per parlare della situazione della squadra brianzola e di Torino, passata nelle mani dell’ex patron di Cantù, Gerasimenko.
SULLA STAGIONE DI CANTU’: “Turbolenta, ma a lieto fine: la cosa importante è aver risolto la situazione Gerasimenko. Adesso c’è molta più chiarezza e gli ultimi risultati della squadra hanno dato la dimostrazione che c’è più serenità al vertice della società”.
SUI PLAYOFF: “Ora che non c’è più l’Eurolega, che è un altro campionato pesante, credo che Milano sia la candidata numero uno alla vittoria finale: se non ci riuscirà, sarà colpa esclusivamente sua. Per Cantù, credo che ci siano le basi per ripartire con una squadra più equilibrata il prossimo anno. Trento, invece, che ci ha abituato a partire male e uscire alla distanza, può essere ancora la sorpresa del campionato quest’anno”.
SU TORINO: “Lui a Cantù dopo il primo anno non si è più fatto vedere per due anni: gestire una società via internet non è che sia il massimo della vita. Quando uno è sul pezzo, credo sia importante sentire il termometro della squadra: difficilmente si riescono a capire queste cose via internet. Spero si riesca a trovare una soluzione a questo suo esilio forzato. Credo che fare dei danni a Cantù è molto brutto, ma per Torino, con un’azienda come Fiat disposta a investire, sia un suicidio per il basket: qualche domanda la Lega e la Federazione dovrebbero farsela. Credo che ci siano gli strumenti per trovare una soluzione ed evitare questa situazione”.

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