Durante il microfono aperto di Sportiva, Enzo Bucchioni ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori. Ecco i passaggi principali:
Sulla stagione bianconera: “La Champions era l’obiettivo degli obiettivi. La Juventus ha preso CR7 apposta: è un fallimento a livello europeo. Non vanno sminuiti gli 8 scudetti di fila ma nel complesso è una stagione fallimentare”.
Su Allegri: “Lo stimo molto, ma mi tengo l’interrogativo se sia giusto o meno proseguire con lo stesso allenatore dopo 5 anni. L’Ajax ha giocato con spensieratezza, la Juve con preoccupazione. Io se fossi Agnelli non confermerei Allegri. Ci sono cicli che finiscono, ma chiedergli ancora la Champions sarebbe una forzatura dopo che non l’ha vinta per cinque stagioni di fila”.
Sulla formazione: “Non mi è sembrata indovinata. Dybala è depresso, spento e ha sofferto l’arrivo di CR7, serviva una partita o di attacco o conservativa con il 4-5-1 e Ronaldo davanti e una squadra dinamica. L’entrata di Kean è stata la mannaia”.
Su Ten Hag: “All’Ajax se Ten Hag perde tre partite gli viene detto di continuare sulla sua strada, mentre in Italia sarebbe massacrato subito e si comincerebbe subito a parlare del fatto che ci sono molti allenatori italiani migliori”.
Sul futuro di Conte: “Il tecnico è molto attirato dall’idea Roma ed è una grande sfida quella di provare a rivincere lo scudetto dopo anni. A parità di progetti tecnici si sentirebbe più a suo agio nella Capitale, anche se l’Inter ha un progetto più avviato”.
Sulle milanesi: “Milan e Inter hanno più affinità con i trofei internazionali e hanno progetti intriganti. Ci vorrà tempo per tornare grandi ma le idee ci sono. Nell’immediato la Juve è ancora irraggiungibile”.
Sugli innesti: “Se la Juve vuole vincere la Champions non basta Ronaldo. Ha qualche limite di organico e ci sono alcuni giocatori che non hanno appeal internazionale. Fossi nella Juve rinnoverei il centrocampo. Matuidi ha 32 anni, Khedira è mancato e Pjanic mi ha deluso. In difesa ci vuole un De Ligt, si è visto cosa è successo con l’assenza di Chiellini. Dybala non è rivitalizzabile”.
Su Conte e Mou: “Entrambi sono allenatori ‘mentali’: sono bravi ad entrare nella testa dei giocatori, convincono i giocatori di poter arrivare ovunque. Soprattutto Conte lo ha fatto in quasi tutte le piazze”.
