Antonio Cunazza di Archistadia è intervenuto nel ‘Processo di Sportiva’ per parlare della questione stadi:
SUL NUOVO STADIO DI INTER E MILAN: Un nuovo stadio è l’ipotesi più sensata, ma Inter e Milan dovrebbero averlo di proprietà e non condiviso, perché sono 2 club con capienze importanti. Il Milan avrebbe bisogno di prendersi più tempo, magari pianificando un’area di Milano dove intervenire.
SU SAN SIRO: Andrà abbattuto e bisogna mettersi il cuore in pace. Demolirlo per rifare la stessa cosa sarebbe un passo a metà strada. Per la ristrutturazione il margine di manovra è ridotto e a differenza di altre situazioni, qui essendoci 2 club il problema si raddoppia perché non si ha l’alternanza delle settimane. Con 2 club di questa portata, con le coppe europee, diventa un problema. Con uno stadio condiviso i vantaggi iniziali verrebbero meno col tempo, perché poi ci si accorgerebbe del bisogno di uno stadio esclusivo. Anche l’aspetto degli sponsor è importante. Se una squadra ha un suo stadio è un conto, se lo stadio è condiviso è un altro. Forse l’unico vantaggio dello stadio condiviso sono i costi, ma non nel lungo periodo.
SUL NUOVO STADIO DELLA ROMA: La sensazione è che a Roma l’amministrazione comunale stia subendo in parte la necessità dello stadio, ma non è mai stata convinta fino in fondo e mai a favore completamente dell’iter burocratico. Mi spiacerebbe molto perché la Roma sta facendo dei passi in avanti come club ma il gradino dello stadio è fondamentale. Tempistiche di costruzione di un nuovo stadio? Diciamo 3 anni dalla posa della prima pietra.
