Così Gianfranco Teotino nel ‘Microfono Aperto’:
SULLO STADIO DI INTER E MILAN: Entrambe devono avere uno stadio a testa. Il problema non è l’abbattimento o la ristrutturazione di San Siro, che può esser fatta mantenendo le origini o le tradizioni che questo stadio ha avuto nella storia del calcio milanese. Il problema è che ogni grande club ha un suo impianto, una sua casa così come nell’Europa calcisticamente avanzata. Anche in Italia ci dobbiamo adeguare. Ogni club ha capacità di investimento diversa, tradizionalmente gli stadi sono di proprietà comunale ma il punto principale – come dicevo – è avere una casa propria. San Siro è lì da tanti anni e non sconvolge più la vita di chi ci abita intorno. A Rho c’è molto spazio e magari si potrebbe pensare a costruire in quella zona lo stadio.
SU VIALLI PRESIDENTE SAMP: Sarebbe una cosa bella per il calcio italiano. La Samp è una società importante e storica e una proprietà un po’ meno ballerina con un personaggio come Vialli sarebbe un valore aggiunto.
SUL SAN PAOLO: Non mi pare che sia nelle priorità di De Laurentiis anche perché i rapporti tra il Napoli e l’amministrazione comunale sono tutt’altro che buoni.
SUI DIRITTI TV: Il problema del calcio italiano è che negli ultimi vent’anni ha perso competitività con gestioni manageriali non all’altezza della situazione, adagiandosi sui diritti televisivi. In questa pioggia di soldi, le società hanno fatto a gara a dividersi la torta, mentre all’estero si puntava al merchandising, agli stadi e molto altro. In questa situazione, la Juve è quella che in Italia per prima ne è uscita meglio.
SU CUTRONE: Dipende da come verrà costruito il Milan la prossima stagione. Con una sola punta centrale, Cutrone farebbe bene ad andar via, magari in prestito, perché alla sua età dovrebbe giocare tutte le partite, anche per misurarne il valore effettivo.
SU ICARDI: E’ fuori da più di un mese e non può avere il ritmo degli altri giocatori. Se le cose torneranno nella normalità, ho la sensazione che si tratti di una tregua e non di una pace. Lui tornerà a segnare e darà una mano all’Inter, ma questa situazione non credo si rimedierà per il futuro.
SU PJANIC: Non mi sembra un calciatore cattivo, è che da qualche mese entra in modo scomposto. Anche nella Juve è capitato che prendesse molti gialli. Forse è per questo suo nuovo ruolo come ultimo centrocampista davanti la difesa.
SU KEAN: Giocatore di qualità superiore rispetto a Martins.
SU DOUGLAS COSTA: Forse è il giocatore che in quest’ultimo anno si è inserito con meno costanza nella Juve.
