Gianfranco Teotino è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SUL MILAN: “Piatek ha dato una bella mano a risolvere il problema del centravanti da quando è arrivato. Non penso che si possa considerare il derby come una partita indicativa in assoluto. Il problema non è il centravanti, ma un po’ il gioco del Milan, ma con il meccanismo di Gattuso è arrivato ad essere quarto in classifica, quindi non sarei così negativo. Paquetà credo che sia una buona mezzala, ma che sta attraversando un calo di condizione”.
SULL’UDINESE: “Non è in assoluto la squadra più debole di quelle in lotta per la salvezza come organico, ma con l’arrivo di Nicola giocava troppo indietro per poter ottenere il meglio dai giocatori di talento che ha come De Paul, Pussetto e Lasagna. A parte Chievo e Frosinone, le squadre più in difficoltà mi paiono Spal ed Empoli, mentre Bologna e Udinese hanno tecnicamente qualcosa in più delle concorrenti”.
SU BELOTTI: “La sua non convocazione in Nazionale continuo a considerarla inspiegabile, al di là del numero di gol segnati quest’anno al Torino”.
SULLA NAZIONALE: “Stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel, ma non ne siamo ancora usciti. Questi giocatori hanno un grande avvenire, ma un presente di esperienza internazionale molto più bassa rispetto ai giovani di altre nazioni. Per essere competitivi bisogna aumentarla”.
SU ICARDI: “L’idea che l’Inter possa finire questa stagione allo stesso modo con o senza Icardi non sta né in cielo né in terra. Negli ultimi 5 anni tutte le cose buone che l’Inter ha fatto le ha fatte grazie al suo centravanti”.
SUL FUTURO DI SPALLETTI: “Penso che ci sia stata una linea di frattura tra Spalletti e la società e tra Spalletti e una parte di giocatori e questo renderebbe difficile una sua permanenza a fine stagione anche se l’Inter dovesse rimettersi in linea rispetto agli obiettivi di inizio stagione. Le cose si sono un po’ logorate e aggiustarle mi sembra difficile”.
