Alberto Bettiol, ciclista della Education First, è intervenuto in diretta a Sportiva per commentare l’esito della Tirreno-Adriatico.
SULLA SUA PRESTAZIONE: “Non sono partito per fare classifica, ma per puntare alle tappe ed ho cominciato con il terzo posto di Pomarance. Se si guarda la classifica generale, solo per 10 secondi non sono entrato nella top 10 e sono molto soddisfatto. E’ stata una Tirreno-Adriatico positiva per me”.
SULL’ESITO FINALE: “Sinceramente non me l’aspettavo: sapevo che Roglic era molto forte a cronometro, ma non che riuscisse a sopravanzare Yates. Roglic ha stupito tutti, tant’è vero che non ha indossato per rispetto la maglia di leader all’arrivo, perché Yates è stato il vero dominatore della corsa”.
SUGLI ITALIANI: “Quest’anno la Tirreno-Adriatico non è stata disegnata come al solito, ma senza un arrivo in alta montagna negli Appennini, in cui campioni come Nibali si sarebbero potuti esprimere al meglio. C’erano tappe molto lunghe, ma con strappi brevi e questo ha cambiato molto le carte in tavole per gli scalatori italiani. Non vedo una nota negativa nel movimento del ciclismo italiano”.
SULLA MILANO-SANREMO: “La mia aspettativa è molto semplice: provare a essere davanti nelle azioni che contano sul Poggio e sulla Cipressa e provare ad anticipare la volata, perché velocisti come Viviani e Trentin sono molto più veloci di me. Spero bene, la squadra mi supporterà e sono molto positivo per sabato. Sulla carta Viviani per lo sprint e Alaphilippe per una partenza da lontano sono un po’ più avanti degli altri, ma la Sanremo ha mille sfaccettature e può andare in mille modi. Noi cercheremo di cogliere l’occasione, farci trovare preparati, poi vedremo alla fine”.
