Insulti al tifoso morto? A un anno da Astori non poteva esserci finale peggiore

Bruno Corda, storico radiocronista del Cagliari, attualmente giornalista di Sardegna 1, è intervenuto a Sportiva per commentare il successo di ieri sera sulla Fiorentina.
SULLA MORTE DEL TIFOSO: “Io ero in diretta, non ci siamo accorti. I cori insultanti dei tifosi della Fiorentina? Coinvolgere un’intera tifoseria sarebbe l’errore più grave dare fare: stiamo parlando di pochi imbecilli, che rovinano l’immagine di una tifoseria. La partita era iniziata nel migliore dei modi, nel ricordo di Astori, ma la giornata è stata macchiata da questa brutta storia. E’ davvero inspiegabile, nella giornata più importante, a distanza di un anno dalla tragedia che ha colpito Davide non poteva esserci finale peggiore”.
SUL CAGLIARI: “In trasferta ha raccolto solo una vittoria, contro un’Atalanta in difficoltà, e tre pareggi, quindi 6 punti su 30. Il calcio è bello e strano anche per questi fatti: nonostante questi 24 punti conquistati in casa, 15 giorni fa la panchina di Maran era in bilico, perché il Cagliari aveva pareggiato con l’Empoli in rimonta, perso con Sassuolo, Atalanta e Sampdoria e vinto a stento col Parma. La partita con l’Inter è stata lo spartiacque: se avesse perso quella partita, Maran sarebbe saltato, invece in due venerdì è diventato il condottiero che porterà il Cagliari alla salvezza”.
SU PAVOLETTI E BARELLA: “Per Barella tre anni fa criticavo Rastelli perché non aveva capito di avere in squadra un diamante pronto a esplodere. Pavoletti è la grande sorpresa di un calciatore che di testa non ha eguali nel mondo. Certo, se avesse anche i piedi giocherebbe nel Real Madrid e non nel Cagliari…”

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