La ‘balcanizzazione’ dell’Inter sta producendo un piccolo delirio

Il giornalista de “La Repubblica”, Marco Mensurati, è intervenuto in diretta a Sportiva per fare il punto della situazione sull’Inter, alla vigilia del derby.
SULLA SPACCATURA INTERNA: “Ci sono due spaccature e paradossalmente quella più rilevante non è quella dello spogliatoio. L’impressione è che nella dirigenza ci siano 6/7 soggetti, che seguono ciascuno un proprio fine e una propria agenda, che mai coincidono con gli interessi economici dell’Inter: una sorta di ‘balcanizzazione’. Nel caso Icardi abbiamo: Spalletti che non riesce a far giocare l’Inter, ha fallito quasi tutti gli obiettivi stagionali e al 101% non sarà più l’allenatore della prossima stagione Ausilio ha sulla coscienza il regalo del giovane italiano più forte alla Roma, sa che con l’arrivo di Marotta non sarà più il manager di primo piano Marotta arriva, deve dimostrare di essere lo stile Juve trapiantato a Milano e ha più a cuore lasciare una sua impronta gestionale, che una sua leadership Wanda Nara, infine, occupa la scena. Alla fine, questa balcanizzazione produce un piccolo delirio, che i risultati ingigantiscono”.
SU PERISIC: “Dire che ci sia un vincitore è ottimistico, ma la ‘balcanizzazione’ dovuta a questa situazione ha fatto sì che lui trovasse un percorso per favorire i suoi interessi. Dallo spogliatoio continuano a filtrare voci di rapporti pessimi tra Spalletti e il gruppo, come si è ampiamente dimostrato in campo”.
SUL FUTURO: “Marotta sarebbe più a favore di una resistenza fino all’ultimo con Spalletti, ma le pressioni della piazza sono tutte da verificare. Cambiasso è pronto, anche se non è particolarmente entusiasta del ruolo di traghettatore. Per la prossima stagione, sarà una corsa a due tra Conte e Mourinho, con Marotta che sogna Allegri, ma quest’ultimo prima di mettersi in un tritacarne come quello che c’è al momento ad Appiano ci penserà a lungo…”

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