L’ex difensore del Milan, Filippo Galli, è intervenuto in diretta a Sportiva per presentare parlare della situazione in casa rossonera, dopo il sorpasso sull’Inter in classifica.
SUL MOMENTO DEL MILAN: “La squadra ha trovato solidità, dal punto di vista difensivo c’è un grande lavoro di tutti i reparti e, da questo punto di vista, il Milan ha trovato la quadratura del cerchio. Magari il Sassuolo sabato non meritava di perdere, ma per il Milan la cosa più importante è aver raggiunto questo terzo posto, perché arrivare nelle prime quattro è troppo importante per il club”.
SU PIATEK E PAQUETA’: “Non pensavo che il brasiliano si assumesse questo ruolo di mezzala immediatamente, riuscendo a fare entrambe le fasi con una certa continuità. Piatek pensavo potesse pagare l’arrivo in un grande club e l’impatto con San Siro. L’inizio, invece, è incredibile: mi dicono che ha voglia di lavorare e di migliorarsi e ascolta molto. Speriamo che continuino con questa tendenza”.
SU CUTRONE: “Conoscendolo, immagino quanto stia mordendo il freno, ma so che si sta allenando per dimostare all’allenatore che, quando viene chiamato in causa, si fa trovare pronto. Gattuso lo ha fatto sempre entrare e quindi credo che si senta parte del progetto e questa è la cosa più importante. Gli stessi tifosi non si devono dimenticare di quanto ha fatto. Lui continuerà a dare il meglio per questa maglia perché si sente a casa”.
SU DANIEL MALDINI: “Esce dal solco di papà e nonno, perché è un trequartista, una seconda punta, magari potrà diventare un centrocampista offensivo. Ha grande talento, sta maturando e questo gli consente di essere più continuo e decisivo. Vede il calcio prima, speriamo che abbia le occasioni per poter continuare a crescere”.
SULL’ADDIO A SAN SIRO: “A me piange il cuore a pensare che San Siro possa essere abbattuto. Mi auguro che ci sia la possibilità di cambiare idea, perché rimane un monumento nella storia di Milano e del calcio italiano. Sarebbe bello poterlo mantenere in vita e spero che uno dei due club possa rimanere lì, tenendo in vita questo gioiello”.
