Luca Serafini, giornalista vicino alle vicende di casa Milan, è intervenuto in diretta a Sportiva per parlare del momento dei rossoneri.
SUL PUNTO DI SVOLTA: “Direi che è stato il recupero di giocatori importanti e ci metto anche Paquetà e Piatek, nel senso che il primo è stato acquistato in ottobre, mentre il secondo sostituisce un giocatore che avrebbe dovuto avere un rendimento come quello del polacco. Questo ha sicuramente compattato la squadra attorno a Gattuso, che ha rispolverato la cultura del lavoro e dell’appartenenza nello spogliatoio del Milan”.
SU GATTUSO: “Nel caso del Milan e forse anche dell’Inter, ogni volta che noi parliamo della parte sportiva, non possiamo dimenticarci lo scenario che vivono queste due società da quattro anni a questa parte: è stato tutto un po’ arrangiato dal passaggio di proprietà che hanno vissuto e questo ha condizionato le scelte tecniche e di mercato, con un ricambio un po’ forzato. La pazienza dei tifosi era certamente finita, ma dal 2013/14 in poi. Basti pensare a una cosa: oggi Milan e Inter hanno come obbiettivo primario il raggiungimento di un piazzamento Champions, che come traguardo sportivo è poca roba, ma entrambe si accontentano del quarto posto per motivi finanziari. E questo condiziona un po’ la crescita e anche l’umore dei tifosi non può non risentirne”.
SU CASTILLEJO: “Io mi ero fidato di alcuni amici spagnoli e mi ero sbilanciato: si parlava di uno dei talenti più luminosi in prospettiva del calcio spagnolo. Alcune cose le ha fatte vedere, altre no e fino a oggi è stato un’ottima alternativa per gli ultimi 20-25 minuti, più per il ‘casino organizzato’ che per altro. Il giocatore di venerdì, invece, fa capire che qualche referenza che avevo ricevuto non era campata per aria. Questo Castillejo è sicuramente un’alternativa a Suso”.
