Sono curioso di vedere come reagirà Marquez con un pilota del suo livello in squadra

Il giornalista del “Corriere della Sera”, Alessandro Pasini, è intervenuto in diretta a Sportiva per parlare della prossima stagione della MotoGp.

SULLA NUOVA HONDA: “Sicuramente sarà la squadra da battere. Fino al 2018 era solo Marquez da battere, perché Pedrosa è sempre stato un ottimo pilota, ma mai al livello dei grandi. Quest’anno credo che Lorenzo sia un candidato al titolo. Le perplessità riguardano il suo stato fisico, visto che avrà un percorso di avvicinamento al Mondiale abbastanza complicato, e la convivenza tra i due piloti. Sulla forza tecnica del team, comunque, non ci sono dubbi. Marquez e Lorenzo sono una coppia straordinaria e la Honda ha fatto la scelta ideale, perché ora ha il numero uno e il numero 2, insieme a Dovizioso. Poi c’è da aspettare Valentino…”.

SULLA DUCATI: “Qui più che team, parlerei di Dovizioso, anche se stimo moltissimo Danilo Petrucci, ma non credo che possa essere pronto per lottare per il Mondiale. È interessante la differenza d’approccio tra Ducati e Honda: non so fino a che punto la prima sia una scelta piuttosto che una situazione creata dal mercato. La Ducati ha preso due piloti che vogliono lavorare insieme per migliorarsi e stimolarsi e vogliono portare il gioco di squadra dentro uno degli sport più individualistici del mondo. Dall’altra parte ci sono i popolari “due galli nel pollaio”. Quale approccio avrà la meglio lo dirà la stagione, ma la verità è quella solita: Marquez rimane il favorito. Sono curioso però di vedere come reagirà per la prima con un pilota del suo livello in squadra. È l’ultima grande prova per lui. Se passa anche questa prova, dovremo aspettare che si ritiri per trovare qualcuno in grado di vincere il Mondiale”.

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