Luca Calamai è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SUL CALCIO ITALIANO: “La Juve è un motore, non può essere una frenata per il calcio italiano. È un motore che in questo momento va veramente troppo più forte. Il fatturato della Juve è superiore a 400 milioni, le altre sono intorno ai 200. La Juventus deve continuare il suo percorso, perché è ancora lontana dalle grandi del calcio europeo, ma bisogna che le altre si diano una mossa. Certo, il Milan sarà prigioniero per anni del fair play finanziario, l’Inter ne è appena uscita, il Napoli ha dei tetti di ingaggi e spese che, se non sviluppa meglio il merchandising, sarà difficile aumentare. La Juventus è partita dalla Serie B, ha fatto quello che non ha fatto nessuno, come creare lo stadio di proprietà, ha avuto la capacità di vendere e di comprare, mentre Inter e Milan hanno veramente sbagliato un mercato dietro l’altro e quando commetti degli errori importanti fai fatica e recuperarli da un punto di vista economico. Oggi la Juventus è l’unica squadra italiana che può permettersi Cristiano Ronaldo, oggi la Juventus è l’unica squadra che può permettersi di dare 8 milioni di ingaggio all’anno a Ramsey, quindi pensate quanto è avanti la Juventus”.
SULL’OPERAZIONE GODIN: “Anch’ìo sono per indole portato ad immaginare investimenti sui giovani di grande prospettiva. Ma chi sono i giocatori “vincenti” dell’Inter? Sono pochissimi, quindi la scelta di mettere all’interno della squadra un giocatore di esperienza e titolato come Godin è il chiaro intento di portare identità vincente all’interno del gruppo. Benissimo Godin, ma, se fossi stato l’Inter, non avrei perso Zaniolo. preludio per l’arrivo di Simeone in panchina? Un giorno sono convintissimo che arriverà, ma non ha bisogno di Godin”.
SU BARELLA: “Al Chelsea c’è Sarri, che lo conosce bene. Io mi auguro che resti in Italia, anche se nel calcio globale avere talenti che vanno nelle grandi straniere può essere un valore aggiunto. Inter, Napoli, Milan e Roma avrebbero tutte bisogno di Barella”.
SU SUSO: “E’ una gioia e una condanna per il Milan. Ha un talento impressionante, ma ti porta su un certo tipo di calcio: è difficile che vada sul fondo e faccia cross per Higuain, non è la sua prima scelta. È un giocatore che non dà continuità di gioco, quindi se è la ciliegina sulla torta è fantastico, se è la torta è un problema”.
SULLE POLEMICHE NEL CALCIO ITALIANO: “In Inghilterra, in Germania o in Francia non si sente mai parlare di arbitri, qui vengono studiati come se fossero tanti Cristiano Ronaldo. Solo noi li abbiamo messi al centro dei nostri ragionamenti. Sono per una Var usata meglio, perché, per combattere questo vittimismo che trascende a tutti i livelli, abbiamo bisogno che certi errori clamorosi non ci appartengano più”.
SULL’ATALANTA: “So che Gomez quest’estate è stato vicino alla Lazio, ma è un simbolo dell’Atalanta e non vuole andare via. Dopo il disastro nel preliminare ho temuto che la squadra di Gasperini potesse fare la fine di quelle squadre che dopo un’eliminazione bruciante avevano compromesso il loro campionato, invece ne è uscita alla grande. Ormai questa squadra ha fatto un salto di qualità e oggi vale l’Europa, ha un grande allenatore e se la giocherà per arrivare in Champions fino alla fine”.
SU MAROTTA: “E’ un grandissimo acquisto per l’Inter, perché chi ha vinto sa come si fa e aiuterà l’Inter a crescere. Se devo vedere in tempi lunghi una rivale per la Juventus, vedo l’Inter”