Marco Bucciantini è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.
SULLA ROMA: “La Roma non è in una condizione in cui può sfuggire alle polemiche. È un problema di aspettative: l’anno scorso ha chiuso il campionato molto più vicina a quelle dietro che a quelle davanti, ha rinnovato e non è stata brava a raccontare l’attesa che serve quando rinnovi. Negli ultimi due anni ha fatto due colpi di mercato da 40 milioni, Schick e Pastore, che hanno valore tecnico, ma poca consapevolezza di come la Roma gioca. Di Francesco ha un suo modo di parlare, ma tutto funzionerebbe meglio se non ci fosse una testa a Boston, una testa pensante Londra e un’altra a Roma. Le distanze che vedi in campo sono uguali a quelle che ci sono fuori dal campo”.
SUGLI ARBITRI: “Il capro espiatorio di solito sta in panchina, l’arbitro rappresenta un altro tipo di istinto, peggiore. Dovremmo ritornare allo stadio per la passione che mettiamo in circolo in quel momento. È vero che questo è il paese di calciopoli, ma ci migliora la vita se cambiamo discorso e dimentichiamo l’arbitro, come fanno negli altri campionati”.
SUL VAR: “Senza la parola ‘evidente’ nel protocollo gli arbitri di Torino-Juventus e Roma-Genoa sarebbero andati a vedere le immagini. Si va lo stesso numero di volte al monitor, ma solo sui falli di mano, dove, se non hai visto, l’errore è ‘evidente’. L’arbitro che va al monitor e guarda mi rasserena”.
SULLA SERIE B: “Sognare fa bene a tutto e il calcio è un’industria del sogno. In questo momento le distanze tra Serie C e Serie B sono infinitamente minori rispetto a quelle tra Serie B e Serie A. In questi ultimi anni, infatti, sono stati numerosi i salti doppi. Il Cittadella è stato subito competitivo perché una squadra che vince la Serie C ha dei valori, che in Serie B bastano. I valori tecnici della Serie B permettono a molti di sognare, come Cittadella, Lecce o Brescia, che l’anno scorso ha lottato per salvarsi. C’è molta mobilità e questo è bellissimo”.
SU HIGUAIN: “E’ un giocatore tecnicamente fondamentale per il Milan. La squadra di Gattuso è sopravvissuta a un momento difficile, adesso è quarta, e Higuain ora deve fortificare questa posizione. È l’investimento più importante del Milan degli ultimi 5 anni e in questo momento è tecnicamente più forte di Morata. Quest’ultimo è bravissimo, veloce, attacca bene la profondità, ma il miglior Higuain è superiore”.