Se vinciamo non esulto “Settimana di sfottò, il bello del calcio”

Verso Napoli-Roma di stasera sfida incrociata nel nostro Bar Sport: sono intervenuti il presidente del Roma club Frattamaggiore, Sergio Sbarra, ed il presidente del Napoli club Roma azzurra, Arturo Matarazzo.

SBARRA: “Siamo napoletani in tutto tranne che nel calcio. La nostra passione nasce negli anni 78-80 quando arriva il grande presidente Viola, in quella squadra c’era Michele Nappi di San Gennaro Vesuviano ed inizia l’innamoramento giallorosso. Se ci sarò stasera? Io sono abbonato, quanti siamo non si può dire perché la trasferta è vietata ma ci saremo perché essendo residenti a Napoli è tutto regolare.
Il Napoli sta meglio ma la Roma farà una grande partita e vincerà e noi avremo la sofferenza di non poter esultare molto perché rispettiamo i tifosi della nostra città.
Chi prenderei al Napoli? Ancelotti. Di Francesco mi piace nelle partite serali, è un problema di orario. Per noi il vero derby è stasera: la Lazio mi sta meno antipatica della Juve anche se da romanisti non si dovrebbe dire, ma noi abbiamo solo una rivalità calcistica per tutto il resto siamo napoletani”.

MATARAZZO: “E’ una partita importante perché allontanerebbe una diretta concorrente e terremmo invariata la distanza dalla Juventus anche se il campionato è ancora lungo ed i bianconeri hanno diversi scontri diretti che noi abbiamo invece già affrontato.
Mi scuso per l’accento ormai diventato romano (ride, ndr), questi giorni sono un girone di sfottò, al lavoro in ufficio al bar… questo è il bello del calcio e spero stasera sia questo, semplicemente una partita.
La Roma negli ultimi anni al San Paolo ci ha sempre creato difficoltà. Ancelotti? Ho seguito preparazione, mi aspettavo qualche colpo di mercato essendo lui allenatore da top player ma sono rimasto deluso… ma il mister partita dopo partita ha dato importanza a giocatori che con Sarri si sentivano esclusi. E’ un allenatore di spessore internazionale, spero possa darci soddisfazione anche in campo europeo. Aveva il compito difficile di proseguire il lavoro di Sarri e confrontarsi con l’amore viscerale che i tifosi avevano per lui: Ancelotti è molto più attento sul piano comunicazionale, si vede che è abituato a stare in grandi piazze e a saper gestire l’ambiente qualità per cui serve grosso spessore”.

Ti potrebbe interessare

Menu