Victor Osimhen, nella lunga intervista rilasciata oggi a La Repubblica, ha parlato anche del suo passato: “Devo riconoscenza a mio fratello e alla mia famiglia, il maggiore ha rinunciato a studiare per mantenere me quando sono entrato nella scuola calcio. Però basta di parlare dell’infanzia difficile. Basta raccontare che i calciatori africani solo come vittime, come storie tristi. Siamo bravi giocatori e io voglio migliorarmi in tutto. Sono stato un bambino povero? Sì, ma ora sono qualcosa di più. Altrimenti mi inchiodate a un passato che non rinnego ma che non tiene conto dei passaggi successivi. Tengo a qualità e tecnica, voglio diventare più bravo”.
