Due settimane da incubo e una crisi mai vista. Al Bernabeu Gigio Donnarumma è scivolato su un dribbling di troppo. A Madrid gli hanno dato tutte le colpe del tracollo del Psg, stavolta la Nazionale è delusa perché l’Invincibile dell’Europeo è rimasto a guardare. A Palermo il portierone azzurro è stato sorpreso da quel velenoso tiro dal limite dell’area di Trajkovski. Il super eroe si è smarrito nei grandi viali parigini. E ora quale sarà il suo futuro? Difficile (impossibile) pensare a un ridimensionamento nella sua carriera azzurra. Il talento non può essere discusso, ma nel suo oggi ci sono i tormenti francesi e quella dannata rivalità con Keylor Navas. La delusione con l’Italia non fa che rendere sempre più marcato il solco tra lui e il mondo del Psg.
È presto per parlare di decisioni importanti. Ma è altrettanto vero che nelle scorse settimane qualche brusio è emerso dal suo entourage. Gigio vuole riscattarsi e ha la personalità per farlo. Eppure gli serve tempo, tranquillità. Nel frattempo i vertici qatarioti stanno preparando il ribaltone. Sotto schiaffo c’è sicuramente Pochettino, ma anche la posizione di Leonardo è fortemente in discussione. E l’ambiente è tutto dalla parte di Navas, il suo rivale. Ecco perché l’incidente di percorso in Sicilia non fa che ingigantire i tormenti del portiere stabiese.
Com’è lontano (purtroppo) quell’11 luglio, con SuperGigio che esce trionfatore da Wembley: è l’Italia sul tetto d’Europa. Tre giorni dopo arriva la firma del nuovo contratto con il Psg: un quinquennale da 7 milioni netti a salire per una nuova carriera dopo il sofferto no al suo Milan. Casuale che Donnarumma sbarchi a Parigi nel giorno della grande festa francese, quello della presa della Bastiglia. Lui invece al Parco dei Principi resta solo un ospite famoso, amato solo sino ad un certo punto.
Ed ora cosa lo attende? Le prossime settimane lasciano poco spazio alle ambizioni. Il suo club ormai ha consumato i traguardi importanti. Il dossier Donnarumma non è stato ancora aperto, ma è fatale il caso venga affrontato prima o poi. Dov’è finito il più acclamato portiere al mondo? Ora sembra uno dei tanti. Quindi sarà più importante seguire le mosse rivolte al futuro della società presieduta da Nasser Al Khelaifi. Del resto non è facile trovare un nuovo domicilio all’altezza delle sue aspettative.