Si erano già sentiti all’indomani della comunicazione ufficiale della Juve sulla separazione ufficiale a fine stagione, i “contatti” si sono ripetuti prima e dopo il match dello Stadium di domenica sera. Colloqui esplorativi quelli tra Marotta e Antun, argomento ovviamente il futuro di Dybala: l’amministratore delegato dell’Inter ha manifestato l’interesse per l’argentino, il procuratore del 10 bianconero ha chiarito che non solo non c’è alcuna preclusione da parte del suo assistito ma che, anzi, quella interista è una destinazione gradita.
Sul tavolo si gioca a carte scoperte. L’Inter, prima di provare a imbastire concretamente l’operazione, deve liberarsi di ingaggi pesanti (quelli di Sanchez e Vidal, innanzitutto) per fare spazio in un bilancio ancora da aggiustare. Marotta non può andare oltre un’offerta d’ingaggio di 7/7.5 all’anno (quanto percepito da Alexis Sanchez per intenderci). Antun, che ha ricevuto offerte concrete solo dalla Spagna, non ha certo chiuso la porta: oltre l’aspetto economico, è infatti la prospettiva di ritrovare una assoluta centralità progettuale a stuzzicare l’interesse di Dybala. Il rapporto tra il giocatore e Marotta è solido e va oltre l’aspetto meramente professionale, fattore magari non decisivo ma comunque importante. Né l’Inter né l’entourage dell’argentino hanno particolare fretta: i nerazzurri sono concentrati oggi in questo rush finale di campionato in cui tutto è ancora possibile, Dybala vuole chiudere nel migliore dei modi (chiaro il post di ieri sui suoi profili social) la sua esperienza juventina. Esperienza professionale e di vita fondamentali. I contatti ci sono dunque stati e nuovi ne verranno: l’operazione non è facile ma entrambe le parti, questo l’aspetto più importante, ci lavorano..