A una decina di giorni dalla fine del campionato, Max Allegri traccia il bilancio di una stagione che per la Juveè stata decisamente più nera che bianca, nonostante l’obiettivo minimo sia stato centrato in anticipo e solo i supplementari abbiano negato la possibilità di vincere due trofei. E il tecnico toscano ha provato a spiegare perché lo scudetto non sia arrivato. “Milan, Inter e Napoli ci sono arrivate davanti in classifica, ma non ci erano superiori. Se non abbiamo mai vinto negli scontri diretti, qualcosa ci è mancato sotto l’aspetto caratteriale o della gestione”, ha detto a Dazn.
Chi vince non potrà mai giocare male. Però anche chi gioca bene, perde e viene criticato perché non arriva il risultato. Quando sei in campo non c’è un metodo unico per vincere: bisogna avere giocatori molto bravi, metterli nelle giuste condizioni e dargli un’idea. La differenza è che quando alleni una grande squadra, l’obiettivo è arrivare a vincere. Tutti vogliamo giocare bene, ma è una parola astratta perché alla fine ci si ricorda della rovesciata fatta da Ronaldo qui a Torino, non di com’è venuta fuori l’azione. Poi dipende dalle caratteristiche del giocatore, ma soprattutto dal Dna della società, altro elemento che non puoi cambiare. Quando sei in una grande squadra devi vincere. Quindi un metodo lo devi trovare e tutti gli anni non è uguale”, ha detto.