Sampdoria, nuovo advisor e nuovo destino: torna Vialli?

Nel suo lungo post Renzo Parodi comincia dalle notizie (la Sampdoria potrà iscriversi al nuovo campionato di serie A, rispetterà l’indice di liquidità e la trimestrale di bilancio è stata approvata). Merito, come sottolinea l’ex prima firma del Secolo XIX ed editorialista de La Repubblica, “delle acrobazie contabili di Bosco e Panconi che hanno prodotto una situazione economico-finanziaria sostenibile, almeno nel breve-medio periodo. Le coordinate sono note. Allo stato la società dovrà realizzare almeno una trentina di milioni di plusvalenze (in attesa di nuovi capitali dalla futura proprietà) non necessariamente però dal mercato estivo. Potrà estendere le operazioni fino al mercato di gennaio e questa è una bella boccata di ossigeno. Nei mesi che mancano il groviglio societario potrebbe, anzi dovrebbe essere sciolto”.

“La nomina dall’advisor, la banca di affari internazionale Lazard, imprime un’accelerata sul fronte della cessione. La ricerca dei possibili acquirenti sarà effettuata sul fronte mondiale, grazie all’autorevolezza guadagnata da Lazard nel corso della propria esistenza. (…) Oggi Lazard amministra un patrimonio di 274 miliardi di dollari, fattura 3,19 miliardi, ha filiali e consociate in tutto il pianeta. L’amministratore delegato dal 2009 è Kenneth M. Jacobs”.

“Oggi il board della Sampdoria si addentrerà informalmente negli argomenti tecnici, a cominciare dalla redistribuzione delle deleghe. Il presidente Marco Lanna chiederà maggiori poteri in termini tecnici. Detto altrimenti, Lanna vuole entrare personalmente nelle scelte della società rispetto alla scelta dei calciatori e dell’organizzazione interna del club. Ci sarà da discutere e confrontarsi. Anche il vicepresidente Antonio Romei farà sentire la propria voce, ha dimostrato in passato di cavarsela molto bene sul mercato (un colpo per tutti, Torreira) e vorrà avere voce in capitolo.

(…) Vanno decisi i rispettivi ruoli di Osti e Faggiano. Via tutti e due, o via uno o via l’altro. Difficile prolungare la convivenza. Lanna propende per Faggiano, Romei per Osti.

Secondo step, ma in realtà il primo e propedeutico a tutto il resto: l’allenatore. Marco Giampaolo gode del rinnovo automatico per altri due anni in virtù della salvezza raggiunta. Ma non è così liscia, la questione. Da un lato anche su questo punto le opinioni del vertice societario non collimano perfettamente.

Romei con Osti è stato il king maker di Giampaolo come successore di D’Aversa, Lanna coltiva qualche dubbio sul tecnico abruzzese. Sa che mister Marco pretenderà (nei limiti del possibile, ovviamente) di avere un organico adatto al suo tipo di calcio – si è constatato in questi mesi che non è assolutamente disponile per mentalità e abitudini di gioco ad adattarsi – ma la società non può fare il passo più lungo della gamba, per i motivi sopra descritti.

Lo stesso Giampaolo coltiva qualche dubbio, non accetterà di restare a qualsiasi condizione, pretende garanzie tecniche sulla Sampdoria che verrà. Nessun braccio di ferro ma il confronto fra società e allenatore si impone e sarà svolto a brevissimo. Qualora si arrivasse alla rottura la Sampdoria dovrebbe precipitarsi a trovare un’alternativa per la panchina e non sarebbe affatto facile. La mia previsione è che alla fine Giampaolo resterà”,

Fonte: clubdoria46

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