Uno stallo che resiste ormai da un paio di settimane e che potrebbe portare presto all’interruzione della trattativa tra la Juventus e Angel Di Maria. L’offerta messa sul piatto dal club bianconero per il campione argentino è chiara: contratto biennale a 7-8 milioni di euro netti, potendo avvalersi del Decreto Crescita o, in alternativa a 5-6 qualora prevalesse la volontà del Fideo di non impegnarsi per più di una stagione per fare ritorno nella sua Rosario e al Rosario Central nell’estate 2023. Ultima tappa di una carriera formidabile che avrà nel Mondiale in Qatar un passaggio fondamentale prima di fare ritorno nel proprio Paese. Ma ad irrompere sulla scena e a sparigliare le carte della dirigenza della Juve è stato soprattutto l’inserimento del Barcellona.
Uno stallo che resiste ormai da un paio di settimane e che potrebbe portare presto all’interruzione della trattativa tra la Juventus e Angel Di Maria. L’offerta messa sul piatto dal club bianconero per il campione argentino è chiara: contratto biennale a 7-8 milioni di euro netti, potendo avvalersi del Decreto Crescita o, in alternativa a 5-6 qualora prevalesse la volontà del Fideo di non impegnarsi per più di una stagione per fare ritorno nella sua Rosario e al Rosario Central nell’estate 2023. Ultima tappa di una carriera formidabile che avrà nel Mondiale in Qatar un passaggio fondamentale prima di fare ritorno nel proprio Paese. Ma ad irrompere sulla scena e a sparigliare le carte della dirigenza della Juve è stato soprattutto l’inserimento del Barcellona.
Uno stallo che resiste ormai da un paio di settimane e che potrebbe portare presto all’interruzione della trattativa tra la Juventus e Angel Di Maria. L’offerta messa sul piatto dal club bianconero per il campione argentino è chiara: contratto biennale a 7-8 milioni di euro netti, potendo avvalersi del Decreto Crescita o, in alternativa a 5-6 qualora prevalesse la volontà del Fideo di non impegnarsi per più di una stagione per fare ritorno nella sua Rosario e al Rosario Central nell’estate 2023. Ultima tappa di una carriera formidabile che avrà nel Mondiale in Qatar un passaggio fondamentale prima di fare ritorno nel proprio Paese. Ma ad irrompere sulla scena e a sparigliare le carte della dirigenza della Juve è stato soprattutto l’inserimento del Barcellona.