Da capocannoniere di Serie A ai campetti di quinta divisione, è il cambio di carriera che rischia di fare Mauro Icardi, suo malgrado. L’ex capitano dell’Inter infatti da ieri è stato inserito formalmente nel gruppetto degli esuberi del Psg, che lo accolse come il re del gol solo tre anni fa. Oggi l’argentino non rientra più nei piani del club dell’emiro del Qatar che, secondo quanto scrive il quotidiano L’Equipe, potrebbe essere costretto a giocare le partite del fine settimana con la squadra dell’associazione Psg, in quinta divisione, tra i dilettanti. A meno che Icardi non allarghi le vedute di mercato, anche se finora solo il Monza di Berlusconi si sarebbe fatto avanti.
Nella giornata di ieri era emerso un messaggio vocale – trasmesso da un programma televisivo argentino – in cui Wanda Nara parlava dell’imminente capolinea della storia con Icardi: “Sto organizzando un po’ le cose per il divorzio perché non ce la faccio più”. Sui social, però, mentre dall’account di Wanda sull’argomento tutto tace, Mauro Icardi cambia la sua immagine profilo mettendo una foto con la moglie e pubblica questo video scrivendo “che discorso azzeccato”. Il riferimento di Mauro è all’audio che accompagna il filmato delle vacanze della coppia (di qualche mese fa), che dice: “Se parlano male di te, lasciali perdere. Perché mentre queste persone perdono tempo a criticare i tuoi viaggi, i tuoi luoghi, la tua vita amorosa, tu continui ad essere reale. E questo gli fa male. Perché ti vogliono fermare”. Wanda taggata, ma nessuna risposta o like
Wanda e il divorzio? Mauro risponde così…
Il Psg invece spera di liberarsi in modo definitivo di tutti i giocatori che non rientrano più nel progetto di Christophe Galtier, il nuovo allenatore che a Icardi preferisce Kalimuendo. Il giovane attaccante però sta per passare al Rennes, il che però non offre garanzie all’ex nerazzurro. Che ieri appunto è stato mandato ad allenarsi con i vari Herrera, Draxler, Kurzawa, Gueye e Kehrer. Ossia il gruppo di “indesiderabili” che il Psg intende scaricare. Per loro c’è solo la prospettiva di allenarsi a parte, a orari diversi rispetto al resto della squadra, di solito il pomeriggio e con un allenatore diverso