Cori antisemiti: la condanna della Lazio e il supplemento d’indagine

Il Giudice sportivo Gerardo Mastrandrea, dopo aver esaminato il rapporto degli ispettori federali, ha deciso di non sanzionare in alcun modo i protagonisti della lite negli spogliatoi che è seguita alla vittoria della Lazio nel derby.

Diverso il discorso sui cori antisemiti partiti dalla Curva Nord biancoceleste, per cui si riserva di decidere entro il 4 aprile dopo una serie di accertamenti in collaborazione con la Procura federale. Si legge nel comunicato ufficiale: “In ordine ai cori beceri e offensivi, di matrice anche religiosa, che risultano essere stati rivolti prima e durante la gara dalla totalità della tifoseria assiepata nella Curva Nord nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, e che risultano essere stati percepiti nella maggior parte dell’impianto, deciderà entro e non oltre il 4 aprile 2023 in relazione anche all’esito degli accertamenti in corso e avuto riguardo al comportamento e alla collaborazione della Società nell’attività di individuazione dei responsabili e degli ispiratori, nonché nel prevenire il ripetersi di simili deprecabili manifestazioni. Dispone che, nelle more, la Procura federale fornisca a questo Giudice ogni elemento utile alla decisione, acquisito anche dai responsabili dell’Ordine pubblico, che emergesse dalle indagini in corso e da quelle già avviate per fatti similari”.
Restando al derby della Capitale restano ovviamente le squalifiche di Cristante e Marusic, espulsi subito dopo il fischio finale, sanzionati con una giornata di stop più 10 mila euro di ammenda il giallorosso e 15 mila il biancoceleste. Una giornata ai romanisti Ibanez dopo il doppio giallo e Mancini, ammonito e già diffidato. Un turno di stop e 10 mila euro di multa al preparatore dei portieri della Roma Nuno Santos e un turno anche per Marco Ianni, assistente allenatore di Sarri.
Dura presa di posizione della Lazio contro i cori antisemti intonati da parte della sua tifoseria domenica nel corso del derby. Il club romano lo ha fatto con un lungo comunicato con il quale condanna apertamente quei gesti e si dissocia dagli stessi. E inoltre annuncia di essersi già attivata per l’individuazione dei responsabili, preannunciando novità in arrivo nelle prossime ore.
“La Lazio – si legge nel comunicato – è sempre stata in prima linea, in particolare con l’attuale presidenza, nel condannare pubblicamente, prevenire e reprimere senza riserve qualsiasi manifestazione o azione discriminatoria, razzista o antisemita. Le condanne della Società contro azioni di questo tipo, che nulla hanno a che fare con il tifo sano come viene rappresentato dalla Società, sono sempre state puntuali e mai generiche, supportate da iniziative specifiche volte a prevenire e combattere tali fenomeni. La Lazio si dissocia da qualsiasi comportamento di questo tipo, illegale e anacronistico, essendo innanzitutto parte lesa da tali comportamenti. L’ignoranza, l’inciviltà e la superficialità di molti – continua la nota del club – hanno diffuso negli stadi d’Italia e non solo un germe pericoloso, indotto da pochissimi: molti replicano comportamenti di cui non conoscono neppure il significato e la portata. Siamo stati spesso i primi e gli unici ad intervenire, denunciando pubblicamente, chiedendo collaborazione alle forze dell’ordine per la repressione e attivando iniziative di carattere educativo. Abbiamo cercato di evitare, isolare e contrastare questi fenomeni. Continueremo a farlo senza esitazioni, per difendere in Italia e all’estero l’immagine della Società, che è anche Ente Morale e non ha mai avuto nulla a che fare con queste azioni. La Lazio si ispira a valori opposti: inclusione, sportività e rispetto di tutti. Anche in questo caso abbiamo messo in campo già prima e durante la partita di domenica scorsa Lazio-Roma la nostra organizzazione per la sicurezza, presieduta dal Prefetto Nicolò D’Angelo, già vicecapo della Polizia, per applicare severamente il codice etico, individuare i responsabili, inibirne l’accesso allo stadio e costituendoci parte civile per il risarcimento dei danni provocati. Nelle prossime ore comunicheremo gli esiti, già positivi, della nostra attività, confidando sulla fattiva collaborazione delle istituzioni preposte alla salvaguardia delle regole democratiche”.

Fonte: gazzetta.it

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