Il controllo è prenotato, il viaggio anche. Appuntamento a Innsbruck, alla clinica Hochrum. Il professor Christian Fink, il guru delle ginocchia, ha in agenda per lunedì una visita con Federico Chiesa, uno dei tanti pazienti illustri finiti sotto i suoi ferri negli ultimi anni. L’attaccante della Juventus, reduce dall’operazione al crociato anteriore del ginocchio sinistro del gennaio 2022 (ricostruito dallo stesso Fink) e dalla recente distorsione al ginocchio destro accompagnata da tendinite, ha programmato il blitz in Austria per cancellare i timori dopo i recenti stop contro Friburgo (gara d’andata di Europa League) e Inter. Prima la paura nel finale della partita dell’Allianz Stadium contro i tedeschi. Poi la falsa partenza di San Siro, domenica scorsa, con tanto di ingresso dalla panchina e sostituzione dopo appena venti minuti scarsi. “Ho ancora un po’ di fastidio”, ha ammesso lo stesso Chiesa dopo il gol di Friburgo dei giorni precedenti. Gli esami, già ripetuti due volte al J Medical negli ultimi dieci giorni, hanno escluso lesioni. E grazie alle terapie degli ultimi giorni anche la tendinite sembra in via di guarigione. Tanto che in casa Juve e anche negli ambienti vicini al giocatore sono ottimisti sul rientro di Fede già per la ripresa del primo aprile contro il Verona.
La sicurezza, però, si avrà soltanto la prossima settimana, dopo la visita da Fink. Chiesa, segnato dal grave infortunio della passata stagione e dai tanti mesi trascorsi ai box, avverte l’esigenza di farsi visitare – e forse pure rassicurare – anche dal luminare delle ginocchia. Se il tagliando di Fink dovesse confermare l’esito degli accertamenti post Friburgo e Inter, anche per Chiesa sarà più facile gestire e andare oltre certi dolori. E soprattutto giocare libero di testa, tanto negli strappi e nei dribbling quanto nei cambi di direzione e nelle conclusioni in porta. Una condizione necessaria per ritornare in tutto e per tutto il Federico pre infortunio.