È a Bologna dal gennaio 2018 e proprio in rossoblù, prima con Mihajlovic e adesso con Motta, ha vissuto alcuni bassi ma anche molti alti che lo fanno essere una delle ali mancine più prolifiche della A. Anche per questo Orso si sarebbe atteso una chiamata da Mancini, ma i tempi saranno probabilmente maturi al prossimo giro: perché, se dovesse aggiungere ai 5 gol fatti nel 2023 (tutti decisivi, per un totale di 7) altre perle, ecco che il suo nome emergerà ancor più. Nelle scelte azzurre ma anche nel panorama-mercato. L’occhiolino del club nerazzurro è stato qualcosa di più di un sondaggio, ma tutto a suo tempo, perché intanto un rinnovo che pareva in dirittura d’arrivo col Bologna – città e squadra che gli stanno a cuore –, ora non pare così vicino. Non impossibile, ma non prossimo come qualche settimana fa. Il Bologna – che anche con Dominguez vuole evitare l’addio a un anno dalla fine contrattuale come successe per Svanberg – ha cominciato a parlare con l’entourage del giocatore che attesterebbe il “refresh” fino al 2026 a 1,6 milioni all’anno. Ma a quella cifra ci sono già altri due in scadenza (Soriano e Sansone) e l’idea dell’a.d. Fenucci, del d.t. Sartori e del d.s. Di Vaio è di non far lievitare troppo i costi, tanto che i due suddetti, se rinnoveranno, lo faranno a una cifra ben inferiore